Estate cafona, dai bagni nelle fontane fino al surf a motore sul Canal Grande

Con le città che in estate si svuotano e il caldo che dà alla testa, c'è chi cerca refrigerio in barba ai regolamenti. Un album di villanzonate

Enrico Cicchetti

Mercoledì da leoni, in salsa veneziana. Due ragazzi si sono guadagnati l'attenzione di cittadini, turisti e social – e quella, meno accondiscendente, del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – mentre surfavano (a motore) sulle acque del Canal Grande. Il mezzo che hanno utilizzato si chiama e-foil: in pratica è una tavola da surf con un motore elettrico, alimentato da una batteria ricaricabile, che “vola” sopra un’ala di aliscafo. È l'apoteosi dell'estate cafona. Turisti o locali, poco importa: le città si svuotano, il caldo dà un po' alla testa, e c'è chi cerca refrigerio con bagni – illeciti – in fontane storiche o lì dove può. Senza preoccuparsi troppo delle conseguenze (per la sicurezza e sul portafogli) e neppure della salubrità delle acque, alla faccia delle Bandierine blu.

   

Venezia docet: prima dei surfisti di oggi (intanto Brugnaro minaccia denunce: i due sono stati individuati e le tavole sequestrate) quest'anno ci sono già stati i tuffi smutandati in canale, i turisti in bicicletta per le calli o in Vespa lungo le fondamenta, quelli a spasso per la città in costume da bagno. O quelli che hanno apparecchiato una bella pentola di spaghetti fumanti su una vera da pozzo a due passi da San Zaccaria. Tutti comportamenti vietati dal regolamento comunale di sicurezza urbana. Niente di poi così nuovo. Spopolano sui social i video, degli anni scorsi, di nuotatine sotto il ponte di Rialto e di tuffi dai ponti. Già nel 2016 poi un turista giapponese – muta, tavola e pagaia sotto braccio – era salito sul parapetto del Ponte degli Scalzi davanti alla stazione di Venezia e si era tuffato in Canal Grande, per poi prendere a fare Sup tra gondole e vaporetti. A lui mancava il motore, vero. Ma poco prima un tizio era stato immortalato mentre faceva sci nautico trainato da un taxi d'acqua lungo il Canale della Giudecca. 

   
Se Venezia scalda la fantasia, a Roma vanno i grandi classici: è di fine luglio il video di un tuffo – di testa – nella Fontana di Trevi, con tanto di "trampolino" improvvisato e costume da bagno. Storia simile in pieno centro a Napoli: l'ultima sera di luglio un turista inglese in bermuda si è immerso nella fontana del Carciofo in piazza Trieste e Trento (lì dove nel 2020 i tifosi festeggiavano in ammollo la vittoria della Coppa Italia). A Conegliano altri tuffi nella Fontana dei cavalli o foto di gruppo con le chiappe al vento. Nel sud est della Sardegna, alcuni bontemponi si sono attrezzati alla grande: con due grossi fuoristrada sono riusciti ad arrivare in una caletta non lontano dalla spiaggia di Punta Molentis a Villasimius, e si sono accampati sul bagnasciuga. Don't try this at home: tutte queste vicende si sono chiuse con multe salatissime.

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  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti