È morta la giornalista Silvia Tortora, figlia di Enzo
Aveva 59 anni. È sempre stata in prima linea nella difesa delle ragioni del padre. Il sodalizio con "Mixer" di Gianni Minoli, suo il soggetto del film "Un uomo perbene".
Silvia Tortora è morta questa notte in una clinica romana. La giornalista aveva a 59 anni.
Figlia di Enzo Tortora e della sua seconda moglie Miranda Fantacci, insieme alla sorella minore Gaia è sempre stata in prima linea nella difesa delle ragioni del padre, nel corso del processo, che lo vide condannato per associazione camorristica e poi assolto, ma anche dopo la morte. Suo il soggetto cinematografico del film Un uomo perbene, di Maurizio Zaccaro, dedicato alla figura del giornalista e conduttore, che le è valso nel 1999 il nastro d'argento al Festival di Taormina. "Dal mio punto non è cambiato nulla: sono 30 anni di amarezza e di disgusto", disse Silvia in occasione del 30mo anniversario della morte del padre. "Mi aspettavo una riforma del sistema giudiziario, invece non è accaduto. I processi continuano all'infinito. Anzi in 30 anni c'è stata una esplosione numerica".
Silvia ha seguito le orme del padre e speso gran parte della carriera in Rai, occupandosi di ricostruire la storia del nostro paese. Ha lavorato con Giovanni Minoli a Mixer e poi a La storia siamo noi realizzando una serie di grandi interviste. Dopo aver collaborato con il settimanale Epoca, ha pubblicato anche diversi libri tra cui Cara Silvia (Marsilio 2002) che raccoglie le lettere che il padre Enzo le scrisse dal carcere. Dal 2009 ha condotto Big con Annalisa Bruchi.