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L'alluvione in Sicilia colpisce anche il tribunale di Catania. E Musumeci dichiara lo stato d'emergenza

Aule allagate e udienze sospese. Il sindaco Pogliese dispone la chiusura di scuole e attività non essenziali fino a venerdì. "Mantenere alta l'attenzione, perché si aspettano ore complicate", dice il capo della Protezione civile Curcio, dopo un incontro in prefettura con le istituzioni del territorio

Redazione

L'alluvione che si è abbattuto nelle scorse ore sulla Sicilia e su Catania non ha risparmiato nemmeno il Tribunale in piazza Verga e gli uffici distaccati in via Giuseppe Crispi, che sono stati completamente invasi dall'acqua. Per questo, il presidente del Tribunale Francesco Mannino ha ordinato la sospensione delle udienze, che riprenderanno domani, qualora le condizioni metereologiche dovessero permetterlo. 

Intanto, i presidente della Sicilia Nello Musumeci ha deliberato lo stato di emergenza regionale e chiederà al governo il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. Questa mattina il maltempo ha concesso un tregua, ma "non è finito. Adesso c'è un momento che sembra di attenuazione. I nostri modelli meteo ci dicono che l'evento tornerà. Noi stiamo facendo ciò che si deve fare in questi casi. Diciamo ai cittadini di mantenere alta l'attenzione, di seguire le indicazioni delle autorità perché si aspettano in questa area delle ore che possono essere complicate": sono state le parole del capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio al termine di una riunione in a Catania.
 

 

Un incontro al quale ha partecipato anche il sindaco catanese Salvo Pogliese, che ha deliberato la chiusura fino a venerdì di scuole e attività commerciali non essenziali. "Con la Protezione civile, la prefettura e le forze dell'ordine siamo una squadra, stiamo combattendo in maniera assolutamente sinergica all'interno di un contesto emergenziale quale è stato quello delle scorse ore", ha dichiarato il primo cittadino, descrivendo una emergenza senza precedenti:  "In 49 anni di vita vissuta in questa città non avevo mai vissuto questo fenomeno. Sono stato nel centro storico e in alcuni quartieri periferici e non avevo mai visto immagini di devastazione simili"

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