La piazza di IoApro: “Non siamo no vax, ma il green pass discrimina”

A Roma la protesta dei ristoratori contro il certificato sanitario. E c'è chi dice: "Piuttosto non lavoro, piuttosto fallisco"

Francesco Cocco

"Non siamo No Vax, siamo per la libertà di scelta". È questo uno dei messaggi principali che hanno tentato di far passare i manifestanti, alcune centinaia, che hanno partecipato, oggi pomeriggio, alla protesta contro il green pass obbligatorio organizzata dal Movimento “IoApro", a Roma.

  

"Con il green pass", dice un ristoratore, "mi troverò nella condizione di obbligare i miei dipendenti a vaccinarsi", e invece "è giusto che si scelga da soli". Quando si obietta che il governo vede il green pass come uno strumento proprio per aiutare i ristoratori a non chiudere, le risposte sono improntate alla sfiducia: "Già ci hanno fatto chiudere in passato e siamo sicuri che ci faranno chiudere in futuro, green pass o non green pass", è il succo del ragionamento di più d'uno.

  

Ma c'è anche chi dice che piuttosto che esigere il green pass, preferisce chiudere il locale: "Piuttosto non lavoro, piuttosto fallisco. Non posso dire a questo signore 'entra nel mio locale' e a questo no. Non me la sento. Questa è discriminazione!"

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