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I nuovi colori delle regioni. Da domani si torna a scuola

Da martedì 6 fino a venerdì 30 aprile 2021 vengono abolite le zone gialle. Nove ancora in rosso. Due alunni su tre tornano in classe in tutta Italia

Oggi, martedì 6 aprile termina la zona rossa entrata in vigore in tutta Italia per le festività pasquali. Fino a venerdì 30 aprile le singole regioni saranno sottoposte alle restrizioni previste in base al colore assegnato dalla cabina di regia, ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, secondo l’andamento dell’epidemia. In fascia rossa saranno Lombardia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Calabria, Piemonte, Toscana e Valle d’Aosta. Tutte le altre regioni sono in zona arancione

   

  

Il decreto del 12 marzo scorso ha stabilito, infatti, che dal 6 "in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni". È prevista anche l’estensione delle misure della "zona rossa" in caso di incidenza di contagi, superiori a 250 casi ogni 100mila abitanti e nelle aree con una consistenza di circolazione delle varianti. Le regole della "zona arancione" prevedono la possibilità di spostarsi all’interno del proprio comune tra le 5 e le 22 mentre gli spostamenti verso altri comuni e verso altre regioni, sono consentiti esclusivamente per "comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute". 

 

Riaprono le scuole

"Oltre l'80 per cento del personale scolastico è stato vaccinato", ha detto il presidente dell'Associazione nazionale dei presidi (Anp), Antonello Giannelli, durante un'intervista a SkyTg24. Da domani, mercoledì 7 aprile, riaprono le scuole anche nella zona rossa dove solo gli alunni dell’infanzia, delle elementari e della prima media, potranno frequentare le lezioni in presenza. A seguire le lezioni in presenza saranno circa 5,6 milioni di alunni: quasi il 66 per cento degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie: due su tre, secondo i dati di Tuttoscuola. Il decreto del 1 aprile ha stabilito per la zona rossa la didattica a distanza per i ragazzi dalla seconda media in poi ma garantendo la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

In zona arancione, invece, la didattica in presenza dovrà svolgersi per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e di tutte le classi fino alla terza media. Per gli alunni delle scuole superiori dovrà essere garantita la didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento. 

   

Spostamenti

In zona rossa torna il divieto di fare visita a parenti e amici. È permesso il ricongiungimento con i partner che vivono in un’altra provincia. Resta la possibilità di andare nella propria seconda casa, anche se ci si muove o si va verso una regione in zona rossa (a meno che non sia esplicitamente vietato in quella regione).

In arancione ci si può muovere liberamente e senza obbligo di autocertificazione all’interno del proprio comune. C'è la possibilità di fare visita, una volta al giorno, ad amici e parenti nel comune: ci si può muovere in due persone (con figli under 14 al seguito). Ci si può recare in una seconda casa, anche se si trova in una regione in zona rossa o arancione.

 

Bar e ristoranti

 

In zona rossa solo asporto: dalle 5 alle 22 per i ristoranti e dalle 5 alle 18 per i bar. Vietato consumare cibo all’interno e all’esterno del locale. È garantita la consegna a domicilio senza limiti di orario. Anche in zona arancione si lavora solo con l’asporto (i bar fino alle ore 18 mentre i ristoranti possono restare aperti fino alle 22) e con le consegne a domicilio.

 

Negozi

In zona rossa chiusi i negozi “non essenziali”: fino al prossimo 30 aprile saranno aperti le farmacie, i tabaccai, le edicole e altri punti vendita come i negozi di informatica, di abbigliamento intimo, le profumerie. In zona arancione invece tutti i negozi sono aperti. Nei giorni festivi e prestivi non possono lavorare i punti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione di farmacie e parafarmacie, dei presidi sanitari, di lavanderie e tintorie, dei punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Parrucchieri, barbieri e centri estetici tornano al lavoro.

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