(screenshot da una storia Instagram del collettivo Ksa)

CONTRO MASTRO CILIEGIA

Solidali con la Stampa

Maurizio Crippa

L’irruzione del Kollettivo studentesco nella redazione vuota di uno dei giornali più simpatetici con la causa palestinese. Una domanda su questi spargitori di letame che resta da porsi

La nostra solidarietà redazionale al direttore Andrea Malaguti, ai colleghi della Stampa e al Cdr che ha diffuso un comunicato per condannare “con forza l’irruzione di un centinaio di manifestanti all’interno della redazione centrale del nostro giornale”. E siccome il Kollettivo studentesco autonomo è assai coraggioso, hanno approfittato del giorno in cui la redazione era vuota per effettuare il loro “sanzionamento: versati chili di letame sui giornalisti complici”. Apperò. Protestavano per l’arresto di Mohamed Shahin, l’imam che inneggiava al 7 ottobre: contro di lui “veline commissionate direttamente dalla Digos su volere del governo” (io so, ma non ho le prove: i danni eterni di PPP), sanno distinguere “la verità dalla prezzolata propaganda sionista”. Scrivono che “Torino conosce Shahin meglio di chiunque altr*” con la schwa: evidentemente per i cervelloni una città ha identità di genere. Solidarietà contro l’ignoranza. Ma tocca annotare che la Stampa, su cui scrivono colleghi come Rula Jebral e da Gaza la scrittrice Majd Al-Assar, è uno dei giornali più simpatetici con la causa palestinese. Anche i proPal di Torino sono sempre trattati coi guanti. Una domanda su questi spargitori di letame, gli amici della Stampa se la dovrebbero fare. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"