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Contro mastro ciliegia
Braga anche peggio di Iacchetti
Dopo il guitto che vuole abolire il contraddittorio pure nei talk, ecco apparire la capogruppo Pd alla Camera, Chiara Braga, che vuole impedire a Tajani di festeggiare in allegria la separazione delle carriere: come osa, con quel che succede a Gaza. Ma che c'entra? Però i suoi partono all'assalto. E la sciagurata, come Franti, rise
Pensavamo di avere visto tutto, almeno per questa settimana, con il guitto in disarmo Iacchetti che vuole abolire il contraddittorio sennò viene giù e prende tutti a pugni, quand’ecco palesarsi, magnificamente armocromatizzata alla destra di Elly Schlein, la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga. E lì, come una folgorazione, ci siamo dovuti arrendere all’evidenza che Iacchetti è in realtà un paladino della causa e dello stile liberali. Finisce la votazione sulla separazione delle carriere, quel bambinone di Tajani esulta come avesse fatto un gol, e l’armocromatizzata iacchettizzata Braga prende la parola: “Il governo dovrebbe alzarsi in quest’aula e venire a rispondere a quello che le opposizioni hanno chiesto da giorni di fronte all’enormità di quello che sta accadendo a Gaza, anziché fare questa scena PATETICA (gridato all caps, ndr) di cui anche il ministro degli Esteri s’è reso protagonista: alzarsi in piedi e applaudire (voce scandalizzata, ndr)”. Il povero Tajani stava festeggiando la sua riforma, che c’entra Gaza? Braga vuole abolire, dopo il contraddittorio, anche il festeggiamento dei gol? Poi scoppia la bagarre, persino i suoi corrono giù a darci iacchettianamente dentro, lei non sa fermarli. Ma alla fine, eccola che ride. Sì, ride: siamo pur sempre in zona Iacchetti.

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