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Contro Mastro ciliegia

Sono apparso a Trump. Bibbie formato Donald

Maurizio Crippa

Sono tempi duri per il rapporto tra religione e politica, il tycoon americano ne sa qualcosa. Da quando è finito sul lastrico ha deciso di buttarsi su Dio

Va bene che il Venerdì santo è giorno del dolore per i cristiani e per tutte le persone di buona volontà, ma vedere il mondo politico e para-politico discutere su Marco Tarquinio, se sia un cattolico progressista degno di trasformarsi in una risorsa del Pd o intruso grillin-pacifinto che infastidisce pure i cattodem, è peggio di farsi tre Via Crucis in ginocchio sotto la pioggia.

Purtroppo però va così: sono tempi durissimi per il rapporto, già mai semplice di suo, tra la religione e la politica. Ad esempio Trump. Da quando è finito sul lastrico ha deciso di buttarsi su Dio, sponda evangelici vabbè, e di cercare addirittura di tirare insieme un po’ di grana con la vendita delle Bibbie. Bibbie formato Trump. (Solo per cinefili si ricorderà che era Ryan O’Neal con la figlioletta Tatum a vendere Bibbie in Paper Moon). Ma di recente aveva diffuso anche un video in cui qualcuno raccontava che il 14 giugno 1946, la sua data di nascita, Dio lo aveva scelto come suo “caretaker”. E al primo giorno di processo lo scorso ottobre aveva diffuso una foto da intelligenza artificiale in cui appariva seduto con Gesù. È ben vero che nel 2016, al momento di giurare, non riuscì a ricordarsi manco un versetto della sua amata Bibbia: ma che vuol dire, mica doveva fare il candidato di Avvenire.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"