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Contro mastro ciliegia

Via dall'Onu complice

Maurizio Crippa

L'Iran lascia la sala di Cop 28 perché ci sono gli israeliani. E l'Onu tace. Ma se l’Onu non caccia l’Iran, forse è il momento che i paesi liberi se ne vadano dall'Onu, ente inutile e fiancheggiatore di tiranni

I tagliagole con turbante di Teheran e finanziatori dei pogrom genocidi di Hamas hanno lasciato la sala dove si svolgeva un incontro della Cop28 delle Nazioni Unite a Dubai per protestare contro la presenza di una delegazione israeliana. La cosa farebbe già piuttosto schifo così, i mandanti degli assassini in protesta contro le vittime e l’Onu incapace come sempre di dire alcunché. Ma la cosa fa molto più schifo, e assai più per l’Onu e le sue propaggini altrettanto inutili che nemmeno per i tagliagole con turbante, perché, come ricordava ieri su X Mariano Giustino, solo dal 29 novembre a oggi, mentre gli iraniani vengono ammessi a Dubai, in Iran sono stati impiccati 8 prigionieri: all’alba, all’ora della preghiera del mattino. Tra loro un ragazzo di 17 anni, perché in Iran si condannano a morte bambini e minorenni. Ma nel frattempo l’Iran, con la complicità dell’Onu, ha recentemente presieduto il Social Forum 2023 del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Altro che i tagliole che se ne vanno da Dubai: se l’Onu non caccia l’Iran, forse è il momento che i paesi liberi se ne vadano da quel vergognoso ente inutile e fiancheggiatore di tiranni.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"