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Contro mastro ciliegia

Il paradosso delle signore

Maurizio Crippa

Dallo sci al governo Draghi. La solidarietà di corrente vale quanto una solidarietà femminile

Ieri la bravissima Marta Bassino ha vinto l’oro ai Mondiali di sci nel Parallelo, disciplina in cui non si combatte solo contro il tempo ma anche contro l’avversaria. “E’ incredibile e bellissimo”, diceva, felice come l’avessero fatta ministra. Peccato che nella stessa gara Federica Brignone, che era più favorita di lei, fosse finita eliminata per una questione di piste malmesse, e ha sbottato: “Sono arrabbiatissima, è stata una delle gare più indecenti mai fatte”. Poi ha aggiunto “spero Marta vinca”, ma la festa era rovinata. Un po’ come alla Conferenza delle democratiche, organizzata per trovare risposte unitarie all’onta ingiustamente inflitta alle donne del Pd (e a tutte) da quel macho mannaro di Zinga.

 

La cosa è andata un po’ sfilacciandosi, perché alla fine una solidarietà di corrente vale quanto una solidarietà femminile. E a un certo punto l’ex ministra ponte-trasportata Paola De Micheli ha tirato fuori il veleno, manco avesse perso con gli sci: “Quando mi hanno attaccato, anche nel mio partito, nessuna di voi mi ha difesa. Mi sono sentita sola”. Cose che non è la prima volta che capitano, pure tra le donne del Pd. Perché il paradosso delle signore è che sono più brave degli uomini, e competitive. Ma quando c’è uno slalom parallelo, scansate. (E forse quel mannaro di Zinga ci ha marciato su).

 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"