Detestarsi come i santi Pietro e Paolo: lezione politica

Maurizio Crippa

Papa Francesco ha spiegato come si può essere uniti anche detestandosi parecchio. Lezione per la politica

La festa dei santi Pietro e Paolo è sempre occasione per gran belle omelie dei Papi. Si fa gioiosamente, a volte amaramente, il punto sulla chiesa. Ma facendolo ieri Francesco, senza parere, ha parlato anche di altro, di come si può essere uniti anche detestandosi parecchio: “Pietro era un pescatore che passava le giornate tra i remi e le reti, Paolo un colto fariseo che insegnava nelle sinagoghe. Quando andarono in missione, Pietro si rivolse ai giudei, Paolo ai pagani. E quando le loro strade si incrociarono, discussero in modo animato, come Paolo non si vergogna di raccontare… Erano insomma due persone tra le più differenti, ma si sentivano fratelli, come in una famiglia unita, dove spesso si discute ma sempre ci si ama”. Ecco, è chiaro che la loro familiarità “non veniva da inclinazioni naturali, ma dal Signore”. Mettetela in politica, a ogni latitudine: “Egli non ci ha comandato di piacerci, ma di amarci”. Mica male, no?

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"