Maria Perego e Maria Pia Tavazzani Fanfani

Maria Pia e Maria

Maurizio Crippa

Le vite (quasi) parallele di Maria Pia Tavazzani Fanfani e Maria Perego

Se ne sono andate due grandi donne, due belle vite, non parallele se non nel senso che hanno percorso una lunga strada e realizzato molte delle cose in cui credevano, e vale la pena salutarle. Maria Pia Tavazzani Fanfani è stata famosa soprattutto col secondo cognome, che poi era il suo secondo marito: il potentissimo, astutissimo e irascibilissimo Amintore, reuccio d’Italia e della Dc per svariati lustri. Ma lei non era la sua ombra, né la sua nemesi. E’ stata staffetta partigiana, operatrice umanitaria, fotografa, scrittrice, viaggiatrice. Dirigente nazionale e internazionale della Croce rossa, impegnata in dozzine di emergenze e campagne. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 97 anni, ben spesi.

 

Maria Perego di anni ne aveva solo 95 ed era nipote di un marionettista, nata nella città delle maschere, Venezia. E questo, come un destino, decise l’avvenire delle sue mani e il suo mestiere. Maria Perego, entrata alla Rai nel 1954, poi presto destinazione Tv dei Ragazzi, è famosa per il pupazzo, o la marionetta, che ha creato, prime prove nel ’57, ma lei che era puntigliosa diceva che aveva funzionato solo dal 1961: Topo Gigio. Alter ego ironico e sentimentale di un paio di generazioni di italiani, ancora in attività. Ma soprattutto, e allora viene da pensare a quanto fosse brava Maria Perego, un’artista vera, un personaggio a tutto tondo, sfaccettato, dotato di psicologia ed emozioni e della mimica e della voce per poterle dire. E poi, a ben guardare, un tratto da vite parallele ce l’avevano davvero.

 

Tutte due hanno passato la vita con tipo un piccoletto e con le orecchie a sventola.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"