Il ministro Grillo in visita all'ospedale del Mare a Napoli. Foto LaPresse

E i medici in galera!

Maurizio Crippa

Ogni giorno viene intentata una causa penale a carico di un dottore e nella maggior parte dei casi finisce con l'archiviazione. Perché la colpa è anche dei politici bercianti e No Competenza

Uno legge un titolo: “Sanità: Grillo, basta con i medici usa e getta” e pensa: toh, è tornato il vecchio comico, che oltre a non ricordarsi di aver ceduto in comodato d’uso il simbolo del Cinque stelle alla piattaforma lunare Rousseau, non si ricorda manco più di essere stato per un decennio a capo di un’orda barbarica che della medicina (quella ufficiale, cioè normale) ha sempre detto vaffa e corna. Poi ti accorgi che trattasi di Grillo Giulia, il ministro della Salute, quella di vaccino sì ma anche no, e i conti tornano anche peggio. Di quel che ha prodotto un decennio di sospetto contro la casta dei medici ci ha reso edotti ieri il procuratore aggiunto milanese Tiziana Siciliano, che si occupa di “ambiente, salute e lavoro”: “Noi abbiamo avuto fra lesioni e omicidi colposi da colpa medica 300 fascicoli iscritti in un anno nel 2017, in pratica ogni giorno viene intentata una causa penale a carico di un medico”. Un numero esorbitante di denunce che ha definito una “patologia” e che nella maggior parte finiscono archiviate. Ma il peggio è questo: “Noi ci rendiamo conto che alcune di queste cause sono solo strumentali, per accorciare i tempi dei risarcimenti civili e perché il penale muove le coscienze”. Il penale muove le coscienze: ecco. Più galera per tutti, medici compresi. “Anche la classe forense una piccola responsabilità ce l’ha”, ha concluso. Noi aggiungeremmo: e pure i politici bercianti e No Competenza. Meno male che almeno i decreti legge li scrivono col cuore. Almeno si può sempre chiedere al cardiologo.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"