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Più Sardoni per tutti

Maurizio Crippa

Il ministro Barbara Lezzi, madamme “il caldo fa crescere il Pil”, e le domande che non voleva sentire a Omnibus

Se lo sventolatore abusivo di rosari sfotticchia Macron perché dà una carezza al Papa, noi si può anche sorvolare, tanto Salvini ne spara una ogni venti minuti, mica gli si può correre dietro, come dice Calenda. Ma se qualcuno tocca Alessandra Sardoni, la divina di Omnibus, siamo pronti alle armi. E a ministra dei condizionatori, ministra dei condizionatori e mezzo. “Posso farle l’ultima domanda sui condizionatori?”, ha detto @alessandrasard1, professionale as usual, ieri mattina. Perché lei è così, puntuta, e aveva preparato anche il video. Si documenta sempre, Sardoni, per forza l’hanno fatta pure capa dei cronisti parlamentari, bagna il naso a tutti, lei. Pignolina, anzi secchiona (ma sì, diciamolo, mica si offende, l’Ale). Tanto che a volte fa girare il cribbio anche a Chicco Mentana, la tira sempre lunga. Ma pure il Mega Maratoneta Galattico non può fare a meno di lei, questo si sa. E così ieri le è capitata tra le mani Barbara Lezzi, perito aziendale corrispondente in lingue estere ora miracolata vaffa-ministra del Sud. Madame “il caldo fa crescere il Pil” insomma, perché l’aumento della produzione industriale nasce dal maggiore consumo di energia dovuto al caldo più forte. Dixit. E le ha detto: posso chiederle conto di quella cosa? Si è arrabbiata, la Lezzi: “Il dileggio ricevuto in quella occasione”, ha sillabato, è stato secondo lei uno dei motivi della sconfitta del Pd. Addirittura? Ma soprattutto, ha detto quel che non doveva: “Anche lei sta facendo una informazione mediocre”. Ad Alessandra Sardoni? Ma come osa? Forse il caldo le ha dato alla testa.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"