Emiliano Fittipaldi, Gianluigi Nuzzi dopo la sentenza (foto LaPresse)

Le sacre scritture di Nuzzi e Fittipaldi benedette dal Papa

Maurizio Crippa
Due gravidanze, 18 mesi, a monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda; una gravidanza e un mese a mamma Francesca Immacolata Chaouqui: divulgazione di documenti riservati lui, concorso in divulgazione lei. Se doveva dimostrarsi un mezzo flop, il processo conclusosi ieri in Vaticano sui polveroni Vatileaks,

Due gravidanze, 18 mesi, a monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda; una gravidanza e un mese a mamma Francesca Immacolata Chaouqui: divulgazione di documenti riservati lui, concorso in divulgazione lei. Se doveva dimostrarsi un mezzo flop, il processo conclusosi ieri in Vaticano sui polveroni Vatileaks, bastano queste misericordiose condanne. Per due che, più che documenti riservati, hanno divulgato un’immagine del Vaticano da chiamare non le Guardie svizzere, non la Croce rossa per allestire un ospedale da campo, ma i vigili per un bel TSO collettivo. Sono invece usciti innocenti e trionfatori Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, prosciolti “per incompetenza del Tribunale”, essendo cittadini italiani che mai hanno compiuto azioni di nessun tipo in Vaticano. “In nome di Sua Santità Papa Francesco” se ne vanno liberi, perché l’espressione del pensiero è “garantita dal diritto divino”. Intervistato da Rep tv, Fittipaldi era più felice di un chierichetto a Santa Marta.

 

Ha dato atto ai giudici di essere stati bravissimi a smantellare accuse che manco andavano formulate, ha ribadito di aver soltanto contribuito alla verità e a trasformare “il Vaticano in una casa di vetro”, secondo il programma di Papa Bergoglio. E ha invocato pure, maramaldo, l’introduzione di un articolo per garantire la libertà di stampa. Se qualche testone non avesse ancora capito per che squadra giocassero Nuzzi e Fittipaldi, adesso dovrebbe essere cristallino come una casa di vetro. Sacre scritture.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"