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Editoriali

“Fauda” cancella le riprese a Marsiglia

Redazione

La serie israeliana cambia programmi per "problemi di sicurezza", dice la produzione. I prossimi episodi saranno girati a Budapest. Un effetto dell'antisemitismo nella città francese

Non sarà Marsiglia il luogo delle riprese della quinta stagione di “Fauda”, serie televisiva israeliana che racconta le vicissitudini di Doron, agente delle forze speciali dell’Idf a caccia di terroristi di Hamas. Il motivo? “Problemi di sicurezza” e nell’ottica di “proteggere il personale artistico e tecnico”, ha fatto sapere la produzione, Yes Studios. Che ha preferito traslocare a Budapest per girare i nuovi episodi, che “metteranno in primo piano la tragedia” del 7 ottobre 2023, giorno del pogrom di Hamas in Israele. La casa di produzione israeliana non lo specifica, ma è evidente che la decisione di annullare le riprese sia legata alla recrudescenza degli episodi di antisemitismo nella città focea.

 

Solo nell’ultimo weekend, si legge in un comunicato pubblicato lunedì dall’antenna locale del Crif (Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia), una donna è stata insultata al grido di “sporca ebrea”, un rabbino è stato aggredito, alcuni manifesti in memoria di Ilan Halimi sono stati strappati e un individuo ha urlato “Free Palestine, fuck Israel” davanti a una sinagoga. “Una successione di aggressioni antisemite di insopportabile gravità”, ha sottolineato il Crif Marseille-Provence. Sarebbe stato troppo pericoloso, in queste condizioni, girare la quinta serie in una città dove la questione israelo-palestinese è particolarmente sentita. “Che vergogna per Marsiglia. La cancellazione delle riprese di “Fauda” nella nostra città, per motivi di sicurezza legati alla recrudescenza degli atti antisemiti, è un segnale d’allarme. Quando l’odio impedisce alla cultura, all’arte e alla memoria di esprimersi, è l’intera società a regredire”, ha reagito indignato Bruno Benjamin, ex presidente dell’antenna locale del Crif. E’ la prima volta che una produzione decide di annullare le riprese nella città francese. A conferma di un’aria antisemita che sta diventando irrespirabile.

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