
Maura Delpero (foto ANSA)
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Registe tra Roma e Cannes
Maura Delpero ai David di Donatello e Amélie Bonnin in Francia, dove arriveranno anche Tom Cruise e il sempre poco conciliante Spike Lee
Qualche giorno fa i David di Donatello hanno premiato per la prima volta una regista, Maura Delpero. Il suo film “Vermiglio” ha avuto sei altri riconoscimenti. Montagna, neve, gli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale, un bravo maestro di scuola, un soldato disertore. Per giunta già impegnato, laggiù in Sicilia, dove neanche si capisce come parlano (vero) e i ragazzini giocano sul sagrato della chiesa con scarpe di cuoio e calzettoni al ginocchio (assai improbabile, scarseggiavano anche le mutande).
Martedì prossimo il Festival di Cannes 2025 aprirà con il primo lungometraggio diretto da una regista, Amélie Bonnin. Ha studiato sceneggiatura alla Fémis, grafica a Parigi e a Montréal, partecipa alla rivista intitolata la Déferlante – sottotitolo: “La rivista delle rivoluzioni femministe”. Titolo: con “Partir un jour”. La storia di Cécile, interpretata dalla cantante Juliette Armanet: sogna di aprire un ristorante a Parigi, e invece deve tornare al paesello dove ha trascorso l’infanzia perché il padre ha avuto un infarto. In musica, ritrova il primo amore. E si sa che ai ricordi basta niente per ripresentarsi. Pare un po’ la serie “The Bear”.
E’ fuori concorso, ma l’onore dell’apertura – e l’omaggio al film di Alain Resnais “On connaît la chanson” – basta a incuriosire, e parecchio. Dopo anni di “quante donne registe in concorso?” il direttore Thierry Frémaux ha deciso di mettersi al riparo. Juliette Binoche è presidente della giuria, c’è il solito comitato di vigilanza: “Comportatevi bene, non allungate le mani”. Se succede qualcosa, bisogna trovarlo dentro i film, esistono registi e registe propensi a mostrare un po’ di carni, pure in pessimo stato. Ricordiamo ancora l’orribile David Cronenberg, con i suoi sudari e le scene di sesso oltre la vita – “The Shrouds” sta per “sudari”.
Tom Cruise arriverà sulla Croisette – come annunciato da decine e decine di manifesti – per lanciare “Mission: Impossible – The Final Reckoning”. Insomma, la resa dei conti finale. Poi lo spegneranno, lo ripiegheranno, lo metteranno via per le prossime generazioni. Avremo il sempre poco conciliante Spike Lee con “Highest 2 Lowest”: in conferenza stampa non ha sentito pronunciare il suo nome e il suo titolo e ha provveduto da solo, via Instagram.
“The Phoenician Scheme” di Wes Anderson è il titolo più misterioso, anche perché ricorda “The Manchiurian Candidate”. Lo tradurranno “La trama fenicia”, che non risolve granché. Sicuramente il regista ha già prenotato il pullman per arrivare sulla Croisette: a bordo Benicio del Toro, Tom Hanks, Michael Cera, Scarlett Johansson. Che poi avrà diritto alla limousine come regista di “Eleanor the Great”. La sua attrice Jane Squibb ha 95 anni.