Venezia 2021

Santamaria, Castellitto e Martini raccontano Freaks Out

Quattro supereroi, un po' Armata Brancaleone e un po' Freaks di Tod Browning, per un film un film d'intrattenimento come non s'era mai visto

Federica Polidoro

Lo avevamo lasciato con Lo chiamavano Jeeg Robot. Gabriele Mainetti ci ha messo quasi 5 anni a finire il nuovo film, Freaks Out, girato con una profusione di mezzi e un’ambizione sconosciuta da anni al cinema italiano, come lo stesso direttore Alberto Barbera annunciava durante la presentazione della line up. Dalle location, ai costumi, agli attori, alla ricchezza di citazioni è un film da godersi al cinema in dolby surround con tanti popcorn. Storia di quattro supereroi ispirati alle attrazioni del Circo Barnum, un po’ Armata Brancaleone, un po’ Freaks di Tod Browning, che ammicca a classici Disney come Dumbo e Pinocchio, a Tim Burton, a Baz Luhrman, a Jean-Pierre Jeunet e tanto pure alle hit Marvel.

 

 

Un film d’intrattenimento come non s’era mai visto, che punta senza timidezza verso Hollywood. In questa intervista Claudio Santamaria, Pietro Castellitto e Giancarlo Martini ci divertono con gli aneddoti sul set, con le riprese che sono durate talmente tanto che Santamaria nel frattempo si è sposato e sta per diventare nuovamente papà.