Dai fratelli Coen a Lady Gaga. Ecco cosa (e chi) vedremo al Festival di Venezia

Giuseppe Fantasia

Presentato il programma della 75^ edizione della Mostra internazionale d'Arte cinematografica. Baratta: “Una mostra con una buona selezione che potrebbe indurre a pensare che il cinema stia benissimo”

Stando alle promesse e alle parole di Alberto Barbera, la prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, sarà più spettacolare che mai. Edizione numero settantacinque, “che, in realtà sarebbe l’ottantasettesima, visto che è nata nel 1932”, spiega il presidente Paolo Baratta dilungandosi un po’ troppo nel suo discorso introduttivo, ma i numeri e i conteggi esatti li lasciamo fare a lui. Film, attori, registi - ça va sans dire - in un clima potenzialmente più rilassato rispetto alle precedenti edizioni. “Una mostra con una buona selezione che potrebbe indurre a pensare che il cinema stia benissimo”, precisa il direttore artistico.

 

  

Chi sarà al Lido dal prossimo 29 agosto al 9 settembre, dovrà prepararsi a lunghe soste, non ordinati e in piedi come a Cannes, ma comodamente in poltrona, perché – assicura sempre Barbera - la caratteristica principale di quasi tutti i film in programma, in concorso o meno, sarà la lunga durata. Sei su dieci dureranno più di tre ore, come l’attesa nuova versione del Tree of life di Terrence Malick con Brad Pitt, Sean Penn e Jessica Chastain, in arrivo sul tappeto rosso assieme a tanti altri attori e registi di fama mondiale. Su tutti, Lady Gaga, protagonista di A star is born - l’esordio (fuori concorso) dietro la macchina da presa di Bradley Cooper, già pluricandidato agli Oscar per le sue prove d’attore (American Sniper, American Hustle e Il lato positivo), qui anche nei panni del musicista veterano Jackson Maine – e i fratelli Joel ed Ethan Coen, in concorso con il western diviso in sei episodi The ballad of buster scruggs, già comprato da Netflix.

 

Ventuno saranno i film in concorso, a cominciare proprio da quello di apertura, First Man di Damien Chazelle - il regista del pluripremiato La La Land - con Ryan Gosling nei panni di Neil Armstrong, Jason Clarke e Claire Foy - a quello che aprirà la sezione Orizzonti, Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, dedicato al caso Cucchi con Alessandro Borghi e Jasmine Trinca. Tre gli italiani in corsa per il Leone d’oro: il film di Mario Martone sulla Capri di inizio Novecento, Capri Revolution con Marianna Fontana (una delle due gemelle di Indivisibili), il remake di Suspiria di Luca Guadagnino (“con Tilda Swinton in tre parti di cui due irriconoscibili” ha spiegato il Barbera) e il nuovo documentario di Roberto Minervini sul razzismo nella società americana ambientato in Texas, What you gonna do when the world’s on fire?.

 

Sempre nella sezione Orizzonti, la versione cinematografica del fumetto di Zerocalcare, La profezia dell'Armadillo di Emanuele Scaringi, prodotta da Fandango e Rai Cinema, mentre il regista Roberto Andò ci porterà nella sua Sicilia con Una storia senza nome che va ad intrecciare vicende cinematografiche con la vera storia del furto del Caravaggio a Palermo, una storia interpretata da Micaela Ramazzotti, Renato Carpentieri e Laura Morante. Ci sarà da ridere e – conoscendola anche da piangere e da riflettere - con Valeria Bruni Tedeschi e il suo I villeggianti, un film in cui fa recitare sua madre, sua nonna e i loro domestici accanto a Valeria Golino e Riccardo Scamarcio, anche loro al Lido. C’è grande attesa anche per i primi due episodi L’Amica geniale di Saverio Costanzo tratta dall’omonima saga letteraria della “misteriosa” Elena Ferrante, una serie tv HBO, Rai Fiction e Timvision che ha come protagoniste, nei panni di Elena e Lila bambine, Elisa Del Genio e Ludovica Nasti. Mentre le adolescenti saranno Margherita Mazzucco e Gaia Girace.

 

 

Dopo quarant’anni di attesa, si potrà finalmente vedere anche The Other side of the Wind, il film di Orson Welles portato a termine dal suo storico collaboratore Frank Marshall (fuori concorso), mentre Alfonso Cuaron ci sarà con il film biografico Roma, anche questo targato Netflix come 22 July di Paul Greenngrass, la vera storia degli attacchi terroristici che a Oslo e sull'isola di Utøya portarono alla morte di 77 persone per mano del filo-nazista, Anders Breivik.

 

Venezia è poi pronta ad ospitare Jeff Goldblum ma anche Guillaume Canet e Juliette Binoche nel film di Olivier Assayas (incentrato sulla rivoluzione digitale che stiamo vivendo), Jake Gyllenhaal e Joaquin Phoenix per il western di Audiard, Natalie Portman e Jude Law nel film Vox lux. E, ancora, Emir Kusturica col suo documentario sul leader uruguaiano Pepe Mujica, anche lui al Lido, il regista inglese Mike Leigh con Peterloo (sulla sanguinosa pagina della storia inglese che vide la carneficina di un alto numero di manifestanti nel 1819), l'israeliano Amos Gitai con un documentario e un film, A tramway in Gerusalem, sul tema della coesistenza tra palestinesi e ebrei. Oltre al cinese Zhang Yimou (Lanterne rosse), ci saranno anche Emma Stone, Rachel Weisz e Olivia Colman, protagoniste di The Favourite, il film dedicato ad Anna d'Inghilterra, mentre Willem Dafoe sarà Van Gogh in A Eternity's Gate di Julian Schnabel.

Nella sezione Sconfini (ex Cinema del giardino), ci saranno anche il documentario di Wilma Labate su una rock band di donne toscane (impegnate a loro insaputa in un tour particolare nel sud est asiatico), il ritorno cinematografico del fumettista Gipi con Il ragazzo più felice del mondo, Il banchiere anarchico di Giulio Base dedicato a Pessoa e Camorra di Francesco Patierno.

Vera notizia, la riapertura parziale dell’Hotel des Bains, quello dove Luchino Visconti ambientò Morte a Venezia, tratto dall'omonimo romanzo di Thomas Mann, “un luogo chiuso per troppo tempo che meritava di tornare a rivivere nei suoi 1800 metri quadri tra boiserie e nei liberty”, ha precisato Barbera, dove sarà allestita anche una grande esposizione fotografica che celebra la lunga storia della Mostra.

Vanessa Redgrave e David Cronenberg riceveranno il Leone d'Oro alla carriera, ma la decisione sul Leone d’Oro per il Miglior Film e le altre categorie spetterà alla giuria capitanata da Guillermo Del Toro con Paolo Genovese, Naomi Watts, Christoph Waltz, l'attrice danese Trine Dyrholm (Nico, 1988) e la francese Nicole Garcia, la regista taiwanese Sylvia Chang e la polacca Malgorzata Szumowska assieme al neozelandese Taika Waititi.