Martin Scorsese (foto LaPresse)

Da Scorsese a Tornatore: ecco cosa ci aspetta alla Festa del Cinema di Roma

Giuseppe Fantasia

Il direttore artistico della kermesse, Antonio Monda, anticipa gli appuntamenti di quest'anno: dieci giorni, con circa quaranta film in selezione ufficiale e tanti incontri

Roma. Al Caffè delle Arti della Galleria nazionale, un tempo per tutti più semplicemente (e amicalmente) GNAM, i saloni luminosi e affrescati rispecchiano il bello che c’è al suo interno - in quegli spazi storici riportati in auge dalla direttrice Cristiana Collu - e quel che accade al di fuori resta invece pochi metri più in là, nel verde di Villa Borghese. Un amante della bellezza in tutte le sue forme ed espressioni come Antonio Monda non poteva non sceglierlo per anticiparci quello che succederà alla prossima Festa del Cinema di Roma, di cui è direttore artistico, un’edizione – la tredicesima - che tra le tante novità avrà anche Laura Delli Colli alla guida della Fondazione cinema per Roma. Al via il 18 ottobre prossimo per dieci giorni, con circa quaranta film in selezione ufficiale, tre eventi speciali e l’omaggio ai grandi autori recentemente scomparsi, da Vittorio Taviani a Milos Forman fino a Ermanno Olmi.

  

C’è grande attesa, poi, per una delle “formule Monda” più riuscite, gli Incontri Ravvicinati, “un’emozione a sera”, come ci disse mesi fa, a cominciare proprio da uno dei più attesi, quello con Martin Scorsese. All’autore di capolavori come Mean Streets, Taxi Driver,Toro Scatenato, Quei bravi ragazzi, Gangs of New York e The Wolf of Wall Street, giusto per citarne alcuni, sarà assegnato il Premio alla carriera da Paolo Taviani. Prima ancora, Scorsese parteciperà a un incontro con il pubblico, in cui presenterà la copia restaurata di un classico italiano ancora da svelare, terrà un incontro a La Sapienza e sarà ricevuto dal Papa. “In un'ora ci spiegherà perché ama il cinema italiano e quali sono gli otto film che l'hanno segnato, nella carriera e nella vita”, spiega Monda, che ne svela uno, Accattone di Pier Paolo Pasolini. Un film che il cineasta americano ha scelto “per il linguaggio sorprendente da parte di un uomo che non aveva mai fatto cinema”, ma soprattutto “per l'idea che uno spacciatore sia in realtà Cristo, un’idea rivoluzionaria”.

 

Tra le super star ci sarà anche Sigourney Weaver, una donna e un’attrice che in cinquant’anni di carriera ha affrontato ruoli molto diversi grazie a una miscela di talento e doti attoriali, dalla fantascienza alla commedia, fino al costante e importante impegno civile. Parlerà, invece, della sua passione per il genere noir, in un incontro tra letteratura e cinema, il regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore, mentre Pierre Bismuth autore di mostre e video-installazioni, parteciperà a un incontro presso il Museo MaXXI in via Guido Reni, poco distante dall’Auditorium Parco della Musica, centro nevralgico della Festa. Non mancheranno gli approfondimenti sui mestieri del cinema, con Luca Bigazzi, Arnaldo Catinari, Giogiò Franchini ed Esmeralda Calabria. Come grandi anticipazioni, ecco il nuovo film Notti magiche di Paolo Virzì, ambientato nella Roma dei Mondiali del 1990, “un film in cui la Capitale ne è protagonista, l’arrivo il città di due sceneggiatori provinciali che arrivano a Roma e che scoprono la città grazie ad una loro collega che invece è romana”.

 

Tra le retrospettive (curate da Mario Sesti), quelle dedicate a due grandi esponenti del miglior cinema europeo. Da una parte, Peter Sellers, poliedrico artista inglese, noto per la straordinaria carica comica e per la lucida follia dei suoi personaggi (su tutti l’ispettore Clouseau) ma anche apprezzato interprete di ruoli drammatici; dall’altra Maurice Pialat, cineasta francese, Palma d'oro a Cannes per Sotto il sole di Satana, autore di un cinema che sfugge alle etichette, ma sempre attraversato da temi e sentimenti di eccezionale tensione emotiva. Tra i “restauri” di alcune grandi opere del cinema italiano, Italiani brava gente di Giuseppe De Santis, mentre tra i “ritratti”, l’attesa mostra all’Ara Pacis dedicata a Marcello Mastroianni, a cura di Gian Luca Farinelli. Dall’Auditorium al centro storico della città, il passo sarà brevissimo tanto che saranno coinvolti altri luoghi capitolini, come l’Auditorium Nuovo Complesso e la Casa Circondariale Femminile, entrambi a Rebibbia, ma il tappeto rosso dall’Auditorium di Renzo Piano continuerà anche in centro grazie al progetto “Accadrà sul red carpet”.

 

Ne vedremo delle belle, questo è certo, ma per ora bisogna solo aspettare.