Alessandro, Umberto e Riccardo Pasqua

L'iniziativa

Il vino mette d'accordo tutti. Un'indagine lo racconta

Giuseppe Fantasia

Un sondaggio della cantina veronese Pasqua Vini per scoprire gli stili di vita e di consumo dei giovani nel mondo. Ora è attesa alla fiera di Düsseldorf, in un intreccio di arte e sostenibilità

Buone notizie del mondo del vino. C’è chi registra i trend di mercato e chi, come Pasqua Vini, oltre a fare ciò, si interessa soprattutto ad analizzarli e a comprenderli per costruire un dialogo aperto con chi sceglie di consumare i loro prodotti. Lo conferma al Foglio Riccardo Pasqua, amministratore delegato dell’impresa vinicola veronese che produce eccellenze dal 1925. “Osserviamo con attenzione i nuovi stili di consumo e costruiamo una conversazione intorno al vino che evolve per stile e per forma insieme a nuove generazioni, ed è per questo motivo che abbiamo commissionato alla società di ricerca Taluna (società leader nel digital market research e nel fornire insights agili sui consumatori, ndr), un’indagine ad hoc per scoprire gli stili di vita e di consumo nonché le attitudini dei giovani in Italia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti”. Cosa ne è venuto fuori? “Che se l’aspetto di convivialità e di coinvolgimento emotivo e percepito in maniera simile da Millenial e Gen Z - precisa - i primi trovano in questo rituale anche una gratificazione personale, mentre i secondi un modo per sentirsi più spensierati predisposti verso gli altri”.

 

Il vino più amato? “Sicuramente quello rosso, precisa, “il preferito in assoluto da tutto il campione preso in esame”. Il vino rosso, dunque, accomuna tutte le generazioni in maniera trasversale e se è un Valpolicella, soprattutto tra gli stranieri, lo è ancora di più, “perché oltre a piacere il gusto, viene ricordato per quel nome che incuriosisce”. Basta poi dire che i giovani sono ignoranti in ambito gastronomico e vinicolo, perché in realtà, ne sanno più di quello che si pensi. I giovani italiani di oggi, infatti, sanno scegliere molto bene i prodotti, sanno quello che vogliono preferiscono, nel caso del vino, etichette nazionali - “sinonimo di eccellenza“ per il 72% dei Millenials il 68% della Gen Z- e sono sempre più aperti a novità. Per quanto riguarda invece i giovani degli altri paesi, preferiscono scegliere etichette già note, ma sono comunque sempre attratti da quello che accade fuori dal loro e viene offerto nel resto del mondo. Se hanno del tempo libero, entrambe le generazioni amano andare a pranzo e a cena fuori, sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale e sociale, scelgono e chiedono packaging ciclabili e al basso impatto CO2, sono aperti innovazione e a trasparenza. Tutte qualità che si ritrovano in Pasqua Vini che consolida il proprio fatturato 2022 a 65,4 milioni di euro grazie alla lungimiranza del presidente Umberto e ai due figli: il già citato Riccardo e Alessandro,  presidente di Pasqua USA. “Certe indagini - spiega quest’ultimo - confermano la nostra strategia dove creatività e innovazione dal vigneto alla cantina alla comunicazione sono centrali”.

 

Tra pochi giorni, poi, dal 19 marzo, tutta la famiglia Pasqua volerà a Düsseldorf per partecipare a ProWein 2023 e chiunque lo vorrà, allo stand 16H03/Hall 16, potrà degustare alcune tra le petichette che sono espressione delle potenzialità del terroir della Valpolicella. La cantina veronese sarà anche protagonista, con alcune delle sue Icons, dell’evento inaugurale della manifestazione, organizzato il 18 marzo da Gambero Rosso, tra interpretazioni speciali dell’Amarone e assaggi ad hoc come quello del Cascina San Vincenzo Valpolicella Ripasso DOC 2019, risultato del progetto di agricoltura biologica certificata su cui Pasqua Vini sta investendo in questi anni. “L’ambizioso ciclo di investimenti, previsto da oggi al 2026 - aggiunge Riccardo prima di andare via - è finalizzato al raggiungimento di quattro principali obiettivi: ulteriore incremento della qualità, proseguimento dei progetti di sostenibilità, sostegno della crescita organica multi geografica e multicanale, potenziamento degli investimenti volti a informare ed educare intorno al mondo del vino anche attraverso collaborazioni con gli artisti”.

 

Mesi fa, vi abbiamo parlato del progetto Reasoned Art - un omaggio al capoluogo scaligero attraverso l’installazione site-specific e di ‘Amygdala.n - un tributo alla città di Verona - realizzato da Mattia Carretti e Luca Camellini, fondatori dello studio fuse*, due volenterosi ragazzi che dal paesino in provincia di Modena dove sono nati, Campogalliano, hanno conquistato il mondo. L’ultima e nuova installazione artistica site-specific a loro commissionata è Luna Somnium, un’opera che conferma il legame della famiglia Pasqua con l’arte come veicolo d’ispirazione e di visione, con la creatività che resta centrale tra i propri valori.

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