Arte per elaborare le emozioni

Giuseppe Fantasia

Mattia Carretti e Luca Camellini hanno realizzato un tributo, commissionato da Pasqua Wines, alla città di Verona, a Palazzo Maffei. "Nell’attuale era digitale lo spazio dematerializzato dei social media viene interpretato come un serbatoio di emozioni"

Quando si hanno interessi in comune e quando si crede in qualcosa fino in fondo, da quella scintilla iniziale può nascere una fusione di discipline diverse, di idee e di punti di vista. Ne sanno qualcosa Mattia Carretti e Luca Camellini, fondatori dello studio fuse*, che dal paesino in provincia di Modena dove sono nati, Campogalliano, hanno conquistato il mondo. Come? Dando vita a un insieme di progetti che esplorano le possibilità espressive create dall’uso creativo delle tecnologie digitali al fine di interpretare le complessità dei fenomeni umani e naturali.

Un imprenditore lungimirante, colto e stiloso come Riccardo Pasqua, amministratore delegato di Pasqua Vini, impresa vinicola veronese che produce eccellenze dal 1925, non poteva non accorgersi di loro e lasciarseli sfuggire. Non è un caso, quindi, se li ha chiamati per realizzare insieme alla curatela di Reasoned Art, un omaggio al capoluogo scaligero attraverso l’installazione site-specific ‘Amygdala.n, un tributo alla città di Verona’.

   

A beneficiarne, oltre ai cittadini e ai turisti, sarà il bel Palazzo Maffei che la ospiterà, una casa/museo che offre al visitatore un percorso espositivo dall’anima antica e moderna e grandi suggestioni, grazie al dialogo tra una raccolta d’arte che è il frutto di oltre cinquant'anni di passione collezionistica di Luigi Carlon e l’atmosfera di uno dei più scenografici edifici seicenteschi della città. “L’opera – ci spiega Pasqua - traduce nel linguaggio universale dell'arte tutti i valori che caratterizzano il nostro impegno quotidiano e i nostri vini, ossia la creatività, l'innovazione e la sperimentazione che creano relazioni e necessitano della condivisione per esprimersi al meglio”.

                    

Un progetto artistico che testimonia ancora una volta la volontà della cantina veronese di proporsi come un laboratorio di ricerca, come uno spazio di confronto e di dialogo, “come una casa aperta a tutti dove la qualità e la creatività sono protagoniste”, il tutto testimoniato anche dalla nuova tagline Pasqua, House of the Unconventional, che incarna lo spirito audace, la tensione all’innovazione e la curiosità verso il mondo.

         

“Il nostro progetto, in realtà – spiega Carretti al Foglio - è una reinterpretazione del progetto originale Amygdala, da noi presentato per la prima volta nel 2016 in occasione della mostra Flux-Ux a Cubo (museo bolognese del gruppo Unipol da loro progettato, ndr) e successivamente ad Artechouse, a Washington e al Georgia Tech Arts di Atlanta”.

 

Partendo proprio dal significato che ha l’amygdala nel linguaggio scientifico – dove identifica l’area del cervello che permette all’uomo di percepire ed elaborare le proprie emozioni - i fondatori dello studio fuse*, forti di un team composto da ragazzi con un’età che spazia dai 25 ai 40 anni, hanno trovato il loro significato, creando un’installazione che interpreta e rappresenta gli eventi che osserva, reagendo così e in modi diversi agli stimoli come avviene per le molteplici modalità con cui gli esseri umani decodificano le proprie esperienze. “Nell’attuale era digitale – spiegano - lo spazio dematerializzato dei social media viene interpretato come un serbatoio di emozioni, un archivio di pensieri esplorabile attraverso i "Big Data”, che registrano tutto ciò che viene immesso nella rete. Amygdala.n  - “dove quella n minuscola è un nostro codice, indica la catalogazione dell’opera”, spiegano - ascolta questi pensieri condivisi, ne rielabora i sentimenti e li manifesta attraverso la luce e il suono. Dal 10 all’11 aprile prossimi, quindi, all’interno del calendario di degustazioni, incontri ed eventi diffusi che animeranno la città di Verona grazie a Vinitaly and the City, quel mapping speciale che si rifà al film Inside Out della Pixar, potrà essere ammirato da tutto il pubblico che confluirà in Piazza delle Erbe. Una trasformazione particolare del flusso di dati in un'opera, che è insieme linguaggio estetico, strumento analitico e dispositivo di misurazione visuale della temperatura emotiva del mondo, istante per istante. Da non perdere.

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