Ratzinger a un convegno in suo onore: "Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello stato e il sorgere di uno stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici conducono il nostro tempo in una situazione esplosiva"
20 Aprile 2017 alle 20:32
Papa Benedetto XVI
Il titolo del simposio organizzato dalla Conferenza episcopale polacca per i novant’anni del Papa emerito aveva per titolo “Il concetto di stato nella prospettiva dell’insegnamento del Cardinal Joseph Ratzinger-Benedetto XVI”, e quest’ultimo, dal buen retiro dei Giardini vaticani, ha spedito un messaggio che riassume in una manciata di righe il suo pensiero in proposito. Non solo, perché quella di Benedetto è una fotografia lucida sullo stato presente dell’Europa. “Il tema scelto – ha scritto Ratzinger – porta autorità statali ed ecclesiali a dialogare insieme su una questione essenziale per il futuro del nostro continente. Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello stato e il sorgere di uno stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici conducono il nostro tempo in una situazione esplosiva, le cui conseguenze sperimentiamo ogni giorno. Questi radicalismi esigono urgentemente che noi sviluppiamo una concezione convincente dello stato, che sostenga il confronto con queste sfide e possa superarle”.
Il Pontefice emerito ha voluto sottolineare che il futuro dell’Europa passa solo dalla comprensione che un mix esplosivo la sta portando alla distruzione: l’ateismo (secolarismo spinto alle estreme conseguenze, dove del quaerere Deum che segnò la fortuna dell’occidente non v’è più traccia) e l’emergere sempre più prepotente del radicalismo religioso insito nei movimenti islamistici. Cioè della deriva politica di una precisa religione. Parole non troppo frequenti, oggi, nell’occidente alla ricerca dell’identità perduta.
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Commenti all'articolo
etamontoro
21 Aprile 2017 - 16:32
grazie per non avere pubblicato l'altra mail che in effetti era troppo difficile da capire e dannoso rivelare anzitempo.
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etamontoro
21 Aprile 2017 - 13:18
come arrivano giusto in tempo queste poche ma sufficienti parole per informare quello storico viaggio di fine mese. preghiamo perchè non venga sprecato: sarebbe un delitoo contro tutta l'umanità.
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carlo schieppati
21 Aprile 2017 - 09:40
Uno capace ancora di mostrare l'evidenza: tutto si gioca nel "confronto fra concezioni radicalmente atee dello stato e il sorgere di uno stato radicalmente religioso nei movimenti islamisti". Nel senso che sumul stabunt vel simul cadent. E' il radicalismo ateista dell'Occidente che alimenta il radicalismo religioso degli islamisti. Questo sarà battuto solo dalla riconversione al cristianesimo (non al cristianismo) dell'Occidente. Per prima cosa devono restituire il termine laico a quelli che l'hanno inventato e praticato: i cristiani. Io sono laico perchè sono cristiano. Gli altri, gli ateisti radicali, non so cosa cavolo sono, ma non sono laici (un po' di storia, un po' di filologia magari, ogni tanto).
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guido.valota
20 Aprile 2017 - 21:53
E bastano queste tre righe per asfaltare chilometri di ciance, buonasera e buon appetito compañeros.
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maurizio guerrini
21 Aprile 2017 - 14:39
In realtà, mentre l'immensa forza razionale di BXVI toglie l'acqua fangosa ai pesci dell'ateismo, Francesco pesca a piene reti nell'altrui acquitrino. Io credo che avere due papi è.... una cosa mai vista.
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