Follie che ritornano: "Salva il pianeta, smettila di fare figli"

Piero Vietti

In un mondo sempre più lanciato verso la soddisfazione ope legis di qualsiasi desiderio passi per la testa delle persone (dal matrimonio ai figli da avere in qualunque modo e a qualunque costo) fa quasi sorridere notare come il discorso su riscaldamento gloable e influenza dell'uomo su ambiente e clima sia sempre più intrecciato con quello della pianificazione famigliare.

In un mondo sempre più lanciato verso la soddisfazione ope legis di qualsiasi desiderio passi per la testa delle persone (dal matrimonio ai figli da avere in qualunque modo e a qualunque costo) fa quasi sorridere notare come il discorso su riscaldamento gloable e influenza dell'uomo su ambiente e clima sia sempre più intrecciato con quello della pianificazione famigliare. Non è una novità, è dai tempi di Malthus che si predica la diminuzione della popolazione mondiale per conservare e rendere più vivibile il pianeta, e a periodi escono libri e ricerche per sostenere che il modo migliore per ridurre le emissioni è ridurre la popolazione. Lo ha scritto Alan Weisman recentemente (me ne sono occupato qui), e Pascal Bruckner ha intelligentemente analizzato la questione in un saggio che spiega come dietro al pensiero ambientalista ci sia la volontà di punire l'uomo per salvare la Terra.

 

Qualche giorno fa l'Ipcc ha pubblicato l'ennesimo documento di sintesi del suo quinto report sui cambiamenti climatici, spiegando per l'ennesima volta che non c'è più tempo da perdere e che bisogna abbattere le emissioni di gas serra entro pochi anni o il clima si arroventerà.

 

Serviranno piani industriali, leggi imponenti e sforzi grandiosi da parte di politica e stati, naturalmente. Eppure la soluzione è a portata di mano, come facciamo a non essercene ancora resi conto? Se sono gli uomini a produrre tutta quella CO2 che tanto fa surriscaldare il pianeta, basta ridurre gli uomini, no? Si proceda a piani di controllo delle nascite subito, chiede Jason Plautz sull'Atlantic, stupendosi anche che qualche politico abbia remore nel varare leggi che vacillano persino in Cina. "Basta fare figli!", fa eco l'associazione Population Matters dalle pagine del Guardian chiedendo che i governi non diano aiuti fiscali a chi fa più di due figli.

 

Poco importa se più studi da anni dimostrano che il tasso di crescita della popolazione mondiale è sempre più basso e appena un anno fa l'Onu abbia lanciato un allarme sulla crescita zero.

 

Qualcuno lo spieghi ai danesi, poi, che questa è la strada per salvare il mondo, dato che – come racconta oggi Giulio Meotti – sono in pieno panico da crisi demografica.

 

Prima ci hanno fatto credere che se il clima cambia (come ha sempre fatto e sta facendo, nessuna nega che sia così) è colpa nostra. Ora ci offrono lo strumento di redenzione: smettere di riprodurci. Così manterremo pulito il pianeta. Per nessuno.

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  • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.