Non avrai altra CO2 all'infuori di me

Piero Vietti

Credere nel global warming è come credere in una religione. Così ha deciso un giudice.

    Da qualche giorno in Inghilterra credere nel global warming è come credere in una religione. Per sentenza. La storia incredibile è di qualche giorno fa, ma merita ancora un accenno. Non contenti che le varie religioni del mondo si occupassero di CO2 invece che del destino e della salvezza delle anime, gli inglesi hanno decretato per sentenza che credere al riscaldamento antropico è uguale a credere nella Resurrezione o nell'esistenza dell'inferno. A parte il fatto che questa sentenza a mio parere indebolisce l'aspetto scientifico della "lotta" al cambiamento climatico, ma soprattutto porta la questione su un piano che rasenta la follia: l'idea che la CO2 prodotta dall'uomo causi il riscaldamento della Terra diventa verità di fede, quindi per i suoi "fedeli" indiscutibile, tanto che quel giudice ha ordinato il reintegro di un impiegato licenziato – pare – per le sue convinzioni ambientaliste così ha motivato la sentenza: "a belief in man-made climate change … is capable, if genuinely held, of being a philosophical belief for the purpose of the 2003 Religion and Belief Regulation", come riporta anche Climate Monitor.

    Per carità, c'è poco di nuovo in questa sentenza: lo stesso Al Gore parlando delle sue teorie spiega proprio che questa è come una religione, parla di un "compito" dell'umanità che, combattendo il global warming, darà un significato alla propria esistenza. Preoccupante che i deliri di Gore siano confermati dalla legge, però.

    A questo proposito, è assoluatamente da leggere la guida alla nuova eco-religione pubblicata da Terence Blacker sull'Independent: Blacker speiga che "una volta fondata la Chiesa della Fede Verde non ci sarà spazio per gli agnostici" e "i fedel saranno invitati a andare a portare il messaggio di paura e senso di colpa ovunque essi andranno". Poi l'attenzione ai nostri figli e nipoti: "Nelle scuole saranno mostrate quaotidianamente nelle assemblee fotografie di ghiacciai che si sciolgono, orsi polari dall'aspetto spaventato e pesci morti: tutti i  bambini che esprimeranno commenti inaccettabili saranno segnalati all'autorità". Tutti i fedeli dovranno separare la propria immondizia, calcolare quotidianamente la propria impronta carbonica. Dovranno ripetere le parole di testimonianza ambientale sentite da Al Gore o Leonardo di Caprio o almeno cantare una canzone di Sting. La frase "per la salvezza del pianeta e il futuro dei nostri figli" dovrà far parte di ogni nostro discorso come "inshallah" per i musulmani. E i non credenti? "La campagna di discredito per chiunque critichi le politiche verdi del governo è già in atto. Ora che l'ambientalismo è ufficialmente una fede, qualunque atteggiamento contrario diventerà legalmente blasfemo". Chi rifiuta di accettare i principi base della nuova fede sarà obbligato ad allinearsi con la maggioranza "per la salvezza del pianeta e il futuro dei nostri figli".

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.