Con l'ipocrisia non si salvano i bambini

Piero Vietti

Secondo Save the children basta diminuire le emissioni di CO2 per curare diarrea e malaria.

    La scorsa settimana Save the children ha lanciato questo allarme (come sempre con toni molto pacati):

    Desertificazioni, alluvioni, cicloni, inondazioni. Le conseguenze concrete dei cambiamenti climatici non piombano solo sui territori più fragili, ma anche sugli individui meno capaci di difendersi, i bambini su tutti. E nel 21mo secolo il climate change rappresenterà la più grave minaccia alla salute e alla sopravvivenza dei più piccoli. 175 milioni le vittime nei prossimi dieci anni secondo Save the Children nello spaventoso allarme lanciato ieri da Barcellona, dove si sta svolgendo il vertice negoziale sul clima, con il rapporto “Riscaldamento globale e sopravvivenza infantile nell'era del mutamento climatico''.

    Andiamo avanti, perché qua viene la parte surreale:

    Dal dossier si mette in luce come nel corso dei prossimi dieci anni, le principali cause di mortalità infantile verranno moltiplicate dalle condizioni climatiche. […] La diarrea, che uccide un milione di bambini ogni anno, crescerà del 10 per cento entro il 2020; la malnutrizione, che affligge 178 milioni di minori e causa la morte di 3.2 milioni, colpirà 25 milioni di bambini in più da qui al 2050; la malaria, 1 milione di minori vittime ogni anno, riguarderà oltre 320 milioni di bambini entro il 2080. Per scongiurare al più presto tutto ciò, Save the Children si aggiunge al folto coro che chiede da tempo ai leader mondiali presenti al decisivo vertice di Copenhagen, di firmare e sottoscrivere l'accordo sui cambiamenti climatici.

    Vi prego, spiegatemi: i bambini in certe parti del mondo muoiono di malaria e diarrea e quello che questi signori propongono per salvarli è diminuire le emissioni di CO2. Ma stanno scherzando? Perché quei (molti) soldi che l'abbattimento delle emissioni comporterebbe (con risultati ancora tutti da verificare) non vengono spesi per vaccini e cure di queste malattie, come da tempo propone ad esempio Bjorn Lomborg? Farci credere che emettere qualche gas in meno cancellerà malaria e malnutrizione è un'ipocrisia gigantesca, l'ennesima presa in giro di chi per il mondo e per l'umanità non ha in realtà nessun interesse.

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.