Anche Google va arrosto

Piero Vietti

E simula.

    Simulazioni, simulazioni e ancora simulazioni. Sulla base di cosa? Di modelli al computer, proiezioni. La realtà, al solito, non abita allo stesso indirizzo dei catastrofisti. Ora pure Google Earth dà una mano con un'applicazione che permetterà di vedere come il mondo muterà in base ai cambiamenti climatici. Una sorta di super portale meteo con l'indicazione, paese per paese, delle variazioni di temperatura e delle precipitazioni.

    Per fare capire subito da che parte sta questo servizio (quello "giusto", of course) è intervenuto a benedire il tutto il nostro Al. Con queste parole: "Se non riusciamo a ridurre drasticamente le nostre emissioni, la temperatura media globale è prevista in aumento fino a 4 o più gradi centigradi entro la fine di questo secolo, e ciò può causare gravi danni alla natura e alla salute e al benessere umano. Inoltre, la destabilizzazione e la fusione estesa della Groenlandia e delle lastre di ghiaccio dell'Antartico occidentale sono aumentate drammaticamente dal 1979 e ciò potrebbe portare ad un aumento dei livelli del mare a livello mondiale tra i quattro e i 12 metri, e ogni metro potrebbe causare circa 100 milioni di profughi".

    Cosa c'è di scientifico in tutto ciò? Sempre poco, troppo poco.

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.