Una dolce barbarie. L'eutanasia per Asperger in Belgio

Giulio Meotti

Con la sua malattia, Greta Thunberg in Belgio potrebbe chiedere il fine vita. Si apre un processo storico da seguire

Roma. In diciotto anni, da quando la legge ha dato ai medici il potere di uccidere i pazienti che lo richiedono, in Belgio ci sono stati oltre 10 mila casi di eutanasia. Nessuno era finito in tribunale. Fino a oggi. Per la prima volta, tre medici si trovano a rispondere di accuse di omicidio in Belgio, che nelle parole della rivista scientifica Psychiatric Times è diventato “l’epicentro dell’eutanasia psichiatrica”. La donna al centro del caso, la trentottenne Tine Nys, secondo i procuratori non era idonea all’eutanasia. A denunciare i tre medici sono stati i genitori e le due sorelle di Nys. Sostengono che la ragazza non avesse alcun disturbo mentale incurabile, come richiesto dalla legge, ma che volesse morire dopo una relazione sentimentale fallita. La famiglia denuncia anche che il medico ha eseguito l’iniezione in modo barbaro. “Ha paragonato la sua morte a quella di un animale domestico che sta soffrendo”, hanno detto le sorelle alla tv fiamminga. “Chiese poi a nostro padre di tenere l’ago perché si era dimenticato di portare i cerotti”. Il caso ha messo per la prima volta allo specchio il paese-pioniere della “dolce morte”. Si litiga anche sulla selezione della giuria. Gli avvocati della difesa dicono di voler “escludere tutti i cattolici devoti”. Tine Nys si era rivolta allo psichiatra che l’aveva in cura, ma che si era rifiutato di accettarne la richiesta in assenza di quella malattia “cronica e incurabile” richiesta dalla legge. Allora Nys aveva chiamato una famosa psichiatra, Lieve Thienpont, che secondo i media è coinvolta in un terzo di tutti i casi di eutanasia per problemi psichiatrici.

 

Thienpont le diagnosticò la sindrome di Asperger, la stessa forma lieve di autismo di cui è affetta la paladina dell’ambientalismo Greta Thunberg, che l’ha definita “un superpotere” (ne erano affetti anche molti grandi, come Einstein e Newton). In base a questa nuova diagnosi di Asperger, Thienpont autorizzò l’eutanasia di Nys. Oggi in Belgio si discute così non della moralità e della liceità di impartire l’eutanasia a chi è affetto dalla sindrome di Asperger, ma se il caso di Nys rientrasse davvero sotto questa categoria o se la diagnosi fu contraffatta.

 

“I principali e più celebri psichiatri della Germania nazista persero il proprio equilibrio etico e vennero travolti da un potente movimento sociale partecipando con dedizione e gusto al programma ‘T4’ per sterminare i malati di mente”, ha scritto Mark Komrad su Psychiatric Times a proposito del Belgio di oggi. Il professor Hans Asperger alla fine degli anni Trenta scoprì e diede il proprio nome alla malattia oggi nota in tutto il mondo e per la quale, in Belgio, si può chiedere legalmente l’eutanasia. Due anni fa, lo storico della medicina Herwig Czech rivelò che Asperger usò la propria diagnosi per contribuire alla soppressione di bambini “inadeguati”. Asperger appose la propria firma sulle cartelle di decine di disabili che finirono allo Spiegelgrund, un ospedale di Vienna famigerato come centro di eutanasia. Corsi e ricorsi storici.

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  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.