Foto Thomas Vilhelm/Cover/Getty Images 

Bandiera bianca

Quando, ben prima del divieto di Sala, tutti i milanesi smisero di fumare

Antonio Gurrado

Il primo gennaio 1848 i residenti del capoluogo lombardo decisero di non acquistare più tabacchi per non versare soldi nelle casse degli austriaci, che detenevano il monopolio. Un episodio di furbizia e libertà

Molto prima del divieto di fumo all’aperto in vigore da oggi, c’è un altro Capodanno milanese legato in modo inestricabile al tabagismo. Fu infatti proprio il primo gennaio del 1848 (è uno dei miei aneddoti preferiti; lo racconto continuamente, perdonatemi) che i milanesi decisero di smettere di fumare, tutti insieme all’improvviso, così da non versare soldi inutili nelle casse dei dominatori austriaci, che detenevano il monopolio dei tabacchi. Accortisi dell’inghippo, i soldati imperiali reagirono fumando in modo ostentato per le vie del centro, anche due o tre sigarette per volta, onde provocare i cittadini e vincere le loro resistenze. Seguirono risse, che divennero tafferugli, che divennero tumulti, che divennero le Cinque giornate di Milano, che divennero la Prima guerra d’indipendenza (finì male). Quest’anno non c’è pericolo che accada nulla del genere, il Risorgimento essendo finito da un pezzo, ma da questa storia si può comunque trarre una morale di stretta attualità.

Nel 1848, smettendo di fumare a scopo politico, i milanesi si dimostrarono liberi e furbi, mentre i soldati imperiali, con le sigarette infilate a iosa fra le labbra, dimostrarono di non essere né l’una né l’altra cosa. Nel 2025, qualcuno ventila l’ipotesi di mettersi a fumare provocatoriamente nella folla, in piazza Duomo o in Galleria, come atto di resistenza nei confronti dell’ordinanza municipale che lo impedisce; qualcuno magari si ficcherà in bocca anche due o tre sigarette per volta, convinto di affermare così la propria libertà e la propria furbizia. Prima di mettere mano all’accendino, però, è meglio che si fermi a pensare un attimo al 1848 e si domandi se preferisce sembrare milanese o sembrare austriaco.

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