bandiera bianca

Meglio la solitudine da imperatore della solitudine dei social

Antonio Gurrado

La famiglia reale giapponese è sbarcata su Instagram. Forse avrebbe fatto meglio a conservare la sua aura di riservatezza

L’imperatore del Giappone sbarca sui social, anche se è meglio dire che a sbarcare sui social è l’impero del Giappone, vista la rimarchevole impronta istituzionale di questo nuovo profilo Instagram. È tuttavia impossibile non pensare all’evento in termini individuali: sia perché i social sono fatti appositamente per dare ai sudditi, pardon, ai follower l’impressione di avere un diretto contatto personale con questo o quel leader; sia perché l’imperatore del Giappone storicamente si è ammantato di un isolamento che lo ha reso intoccabile.

Valeva ai tempi del Meji Tenno, che a fine Ottocento ammodernò l’architettura dello Stato pur conservando per sé l’attributo dell’ascendenza divina, così come ai tempi di Hirohito, che fece sentire la propria voce ai sudditi solo in occasione della bomba atomica, e parlando una lingua incomprensibile ai più. Unico e solo per definizione, l’imperatore del Giappone sbarca sui social e viene da chiedersi se non avrebbe fatto meglio a conservare la propria aura di solitudine vera, quella data dall’intoccabilità, dalla riservatezza e dal mistero; anziché cedere alla debolezza della solitudine nostra, quella delle persone sempre connesse le une alle altre.

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