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Bandiera Bianca

Qualcuno spieghi a Ghali il prezzo della pace

Antonio Gurrado

Dice il cantante che a scuola gli hanno insegnato che la pace non è contro qualcuno ma per tutti. Forse abbiamo frequentato scuole diverse: ecco una rassegna storica dei compromessi che sono stati necessari per porre fine alle guerre nei secoli scorsi

Ghali, non so se avete presente, il noto politologo, ha dichiarato che a scuola gli hanno insegnato che la pace non è contro qualcuno, la pace è per tutti. Vediamo. A me hanno insegnato che la pace della seconda guerra mondiale è stata raggiunta solo dopo avere distrutto totalmente il nemico, raso al suolo le città, gettato la bomba atomica. La pace della conferenza di Monaco, quando Hitler voleva annettersi mezza Europa, ha avuto come esito che Hitler si è annesso mezza Europa e ha tentato di devastare l’altra metà. La pace della prima guerra mondiale ha avuto come effetto collaterale le grandi dittature del Novecento. La pace dopo la seconda guerra balcanica ha ingenerato l’attentato di Sarajevo; la pace dopo la prima guerra balcanica ha ingenerato la seconda guerra balcanica, fra i vincitori della precedente. La pace dopo la guerra franco-prussiana ha causato decenni di vacuo e sanguinoso revanscismo. La pace dopo le guerre napoleoniche, col Congresso di Vienna, ha introdotto un equilibrio instabile infranto dai moti del 1821, del 1831, del 1848… La pace dopo ogni guerricciola settecentesca altro non era che il pagamento in territori agli stati che si erano mostrati più forti sul campo. La pace dopo la guerra dei trent’anni ha portato alla stagnazione economica. La pace dopo la guerra dei cent’anni ha indotto la Francia a invadere il suolo italiano e l’Inghilterra a dilaniarsi con la guerra delle due rose. Che strano. Si vede che abbiamo frequentato scuole diverse, io e Ghali.

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