Foto di DuoNguyen su Unsplash 

Bandiera Bianca

Cosa dice del valore dello studio l'acquisto su Telegram delle risposte al test di Medicina

Antonio Gurrado

Per ottenere punteggi più alti nella prova a numero chiuso, ai ragazzi venivano richiesti venti euro: in pratica il costo di pizza e birra

Così, a occhio, direi: pizza e birra, oppure qualche shottino da offrire agli amici, magari quattro pacchetti di sigarette, un rabbocco per fare qualche chilometro col motorino oppure, i più fortunati, in macchina. Questo è grossomodo il potere d’acquisto dei venti euro che un diciannovenne si trova occasionalmente in tasca; ma da ieri, grazie alla diffusione dei contenuti di un gruppo semiclandestino su Telegram, sappiamo che la cifra copre anche l’acquisto del superamento del test d’ingresso a Medicina. “Sì ma dammi venti euro su Paypal” è stata infatti la risposta di un ragazzo a chi gli chiedeva di passargli domande e risposte corrette in anticipo.

Venti euro a questo scopo sono una cifra francamente irrisoria, tanto più se si considera che dovrebbe trattarsi della chiave sì per l’esercizio di una vocazione ma, soprattutto, per una vita che dopo un po’ di sacrifici si presume agiata, in termini di denaro e di rispetto. Rende l’idea di quanto siano caduti in basso gli studi universitari, ormai ritenuti dai giovani italiani più un fastidio di cui disfarsi a poco prezzo che un investimento a lungo termine; tant’è vero che decidono di destinare una cifra associata ai piaceri momentanei – la pizza, gli shottini, le sigarette o il pieno – all’acquisto di un futuro cui non danno grande valore.

Di più su questi argomenti: