(foto EPA)

bandiera bianca

Meglio una statua della regina Elisabetta o di un gallo di poliestere blu?

Antonio Gurrado

Considerazioni sulla contesa che riguarda un'installazione a Trafalgar Square, dove si contrappongono i monarchici più retrivi e gli inglesi più progressisti

Preferite la regina Elisabetta o un enorme gallo di poliestere blu? Agli angoli di Trafalgar Square ci sono infatti quattro plinti destinati a sculture: su una c’è re Giorgio IV, patrono delle arti a inizio Ottocento; sugli altri due ci sono altrettanti generali, Charles Napier e Henry Havelock, che avevano conquistato pezzi di India e Pakistan; il quarto è vacante. Lì, dal 1998, è prassi che venga installata temporaneamente un’opera d’arte contemporanea, sovente con intenti edificanti: ad esempio, un vascello imbottigliato per riflettere sul retaggio coloniale, un cavallo a dondolo per riflettere sulla difficoltà di diventare adulti, oppure un enorme gallo di poliestere blu, appunto, per riflettere sul machismo tossico delle altre tre statue.

Ora i monarchici più retrivi vogliono che la carnevalata artistica abbia fine e che, sul quarto plinto, venga eretta in modo permanente una statua della regina Elisabetta. Gli inglesi più progressisti desiderano invece che il plinto vacante resti a disposizione delle tendenze più innovative e paideutiche dell’arte contemporanea, onde consentire a londinesi e turisti di continuare a riflettere su questo e su quello. Io ho una soluzione a portata di mano: una scultura che testimoni in un sol colpo la contrapposizione al machismo tossico, la capacità di assumersi subito responsabilità adulte, il felice progresso di una nazione dopo la liberazione di tutte le sue colonie. Cosa meglio di una statua della Regina Elisabetta? Però di poliestere blu.

Di più su questi argomenti: