Carlo Canella, Porta Tosa a Milano (22 marzo 1848) , 1848-1850. Collezione Intesa Sanpaolo  

bandiera bianca

Quando l'Ucraina eravamo noi

Antonio Gurrado

Il 18 marzo 1848 iniziarono le Cinque giornate di Milano, che avrebbero poi condotto alla guerra in cui Carlo Alberto corse in soccorso dei lombardi come il fratello verso il fratello. Lo sanno i pacifisti che manifestano facendo lo slalom fra i distinguo?

Madonnina che allarghi le braccia in cima al Duomo, perché oggi all’alabarda che ti affianca è legato un tricolore? Io lo so, tu pure, ma quelli che sotto il Duomo deambulano, si mettono in pose da giapponesi, si danno appuntamento, s’infilano ratti in metropolitana? È perché il 18 marzo 1848 iniziarono le Cinque giornate di Milano, che avrebbero poi condotto alla guerra in cui Carlo Alberto corse in soccorso dei lombardi come il fratello verso il fratello, facendo inalberare quel vessillo al proprio esercito e scacciando l’invasore austriaco – riuscendoci almeno fino a un certo punto. Madonnina che allarghi le braccia in cima al Duomo, lo sanno quelli che poi postano il selfie con l’hashtag #nowar o che appendono la bandiera della pace generica o che manifestano facendo lo slalom fra i distinguo? Si ricordano delle Cinque giornate di Milano o se ne sono dimenticati, come ieri si sono dimenticati di quel 17 marzo in cui una decina d’anni fa fu deciso che avremmo sempre celebrato l’anniversario dell’unità e dell’indipendenza d’Italia? Quelli che non hanno ripassato il Risorgimento si accorgono di non ricordarsi di quando l’Ucraina eravamo noi? Dimmelo tu, Madonnina affiancata a un tricolore che sventola in cima al Duomo, ora che ho finalmente capito il motivo per cui allarghi le braccia.