Jeremy Corbyn (foto LaPresse)

“Corbyn the Musical”: quando un vecchio socialista fa il tutto esaurito

Erica Scroppo
Un teatro di Londra sta per mettere in scena un musical con Corbyn, gli anni Settanta, una crisi nucleare e i “Diari della motocicletta”

E’ un inedito sotto ogni aspetto e senza dubbio destinato a battere dei record. Parliamo di “Corbyn the Musical: the Motorcycle Diaries”, che prima ancora di iniziare ha registrato in pochissimo il tutto eaurito. Aprirà in aprile a Londra nel Waterloo, un teatrino di 120 posti ricavato da locali ferroviari in disuso e sede di musical e commedie di nicchia, ma è assai probabile che lo si rivedrà presto in locali più grandi e famosi.

 

Nessuno aveva mai scritto una piece teatrale e ancor meno un musical ispirato a un leader dell’opposizione. Jeremy Corbyn però ha suscitato e suscita interesse nel pubblico in ogni lato dello spettro politico, non foss’altro che per il fatto di essere dopo 40 anni ancora in politica – cosa quasi inaudita nella scena britannica – e soprattutto, cosa alquanto insolita nelle democrazie occidentali, con le stesse precise idee dei primi anni ’70. E’ a quegli anni che in gran parte si rifà la – proprio come il Labour al momento, dicono gli autori Rupert Myers e Bobby Friedman. Lo spettacolo non è “di destra” e non nasce come critica, ma osserva e analizza con divertita attenzione l’uomo Corbyn, uguale ad allora dentro e perfino fuori, a parte la barba più grigia e meno folta.

 

 

La vicenda inizia con una crisi nucleare tra la Russia di Putin e la Gran Bretagna di oggi, che tocca a Corbyn dirimere e per cui si rivelerà provvidenziale un viaggio in moto – non ufficialmente appurato – che lui e la sua allora amante (e ancor oggi alleata politica) Diane Abbot condussero da giovani nella Germania dell’est e che, come è facile intuire, si ispira ai Diari della Motocicletta di che Guevara. Fanno capolino vari personaggi attuali tra cui Boris Johnson, Tony Blair e Ed Miliband e gli autori promettono di aggiornare regolarmente i dialoghi seguendo l’attualità.

 

[**Video_box_2**]Perché occuparsi di Corbyn e non di altri personaggi, per esempio Boris Johnson o Sarah Palin?, si chiedono quelli che temono che il musical voglia colpire tutto il partito laburista. Gli autori trovano irresistibile la sua improbabile ascesa, come del resto, dicono, quella di Donald Trump, e di quanto lunga essa la dica su masse, politica e il rapporto spesso inesistente tra i rappresentanti eletti e i rappresentati. Ora la vera incognita è se Corbyn e Abbot andranno a vedere il musical. Per il momento non hanno prenotato. Però gli autori e l’impresario, nonostante la lunga lista d’attesa nel caso di rinunce e le prenotazioni per eventuali future repliche, hanno tenuto da parte due posti per loro.

 

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