Il presidente della Lazio Claudio Lotito (foto LaPresse)

La versione di Lotito

Redazione

Questa mattina la Digos ha perquisito la sede della Federcalcio nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli. Nell'indagine risulta indagato per tentata estorsione il presidente della Lazio, Claudio Lotito

 

Questa mattina la Digos ha perquisito la sede della Federcalcio nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Procura di Napoli. Nell'indagine risulta indagato per tentata estorsione il presidente della Lazio, Claudio Lotito


 

 

Domando: lei ha fatto il classico? “Certo. E me ricordo tutto. Purtroppo se hai studiato è così”. E qui comincia una specie di mitragliata: “‘Historia magistra vitae’. E poi Vico, ‘corsi e ricorsi storici’. Queste cose le studi a scuola, poi cresci, e lo vedi nei fatti che la vita è davvero così. Noi dovremmo sempre imparare dalla storia”.

 

Ed ecco una massima: “Io sono per un calcio didascalico e moralizzatore”. E ancora: “Il calcio, la vita, ma pure la politica, devono essere ispirate dalla poetica di Manzoni”. Mi chiede: “Te lo sai che diceva Manzoni?”. Mi dica. “Diceva che la poesia deve avere il vero per soggetto, l’utile per iscopo e l’interessante per mezzo. E il politico deve seguire Manzoni”. Allora è vero che vuole entrare in politica. “Io sono per l’impegno civico e civile. Ma ti stavo spiegando le qualità del politico”. Prego. “C’è un altro elemento importante, oltre Manzoni”. E quale? “Pascoli”. Ah. “Pascoli dice che c’abbiamo un fanciullino dentro di noi. Vuol dire che se c’hai delle sovrastrutture la gente diffida di te. Bisogna essere semplici”. Per esempio Matteo Renzi è semplice. “Renzi c’ha ste qualità. E’ un comunicatore. Ma non so se c’è dell’altro oltre all’apparenza. L’Italia è un paese oppresso dal concetto verghiano della rassegnazione”. Niente di meno. “Questa è la società dei Malavoglia. E’ questo il nostro guaio”. (leggi tutta l’intervista di Salvatore Merlo a Claudio Lotito)

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