Una delle auto distrutte dall'esplosione di stamattina a al Qubbah (fonte: Twitter)

Lo Stato islamico colpisce in Libia per vendicare i bombardamenti egiziani

Redazione

Un attentato fa almeno 30 morti a Qubbah, vicino a Derna. Le milizie che sostengono il Parlamento di Tripoli dicono che "è la giusta punizione per chi sostiene l'intervento di Sisi nel paese"

Stamattina in Libia sono morte oltre trenta persone dopo un attacco suicida avvenuto nella città orientale di al Qubbah, non lontana da Derna, parzialmente occupata dallo Stato islamico. La notizia è stata confermata dal portavoce del Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh. Alcune auto riempite di esplosivo hanno colpito una colonna di vetture in coda a un distributore di benzina. A Qubbah c'è anche l'abitazione dello stesso Saleh.


Le foto diffuse dallo Stato islamico in Libia per rivendicare l'attentato di al Qubbah


Poche ore dopo, gli uomini della provincia dello Stato islamico di Derna hanno rivendicato l'attentato pubblicando su internet le foto dei "martiri". Nel loro comunicato si dice che l'attacco di al Qubbah è una vendetta contro l'azione militare del generale Khalifa Haftar, alleato dell'Egitto nelle operazioni militari di questi giorni contro lo Stato islamico in Libia.


Alcune delle vittime dell'attentato di stamattina a al Qubbah


Subito dopo l'attacco, le milizie di Misurata hanno elogiato gli attentatori e hanno detto che "l'attacco di oggi è la giusta punizione per coloro che sostengono i bombardamenti egiziani".  I combattenti islamisti hanno condannato l'intervento militare egiziano in Libia, colpevole, dicono, di aver ucciso civili innocenti a Derna, l'avamposto dello Stato islamico.  Le milizie di Misurata sono il braccio armato del Parlamento islamista di Tripoli, rivale di quello di Tobruk riconosciuto dalla comunità internazionale.

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