Giornata della memoria, quando le istituzioni si riappropriano delle loro funzioni

Cristina Calcagni
La nuova Amministrazione comunale di Orvieto, insediatasi nel mese di giugno dello scorso anno, ha dedicato un ricco calendario di eventi  alla  Giornata della Memoria, dello scorso 27 gennaio,  in ricordo dei sei milioni di morti ebrei, la cui apertura, sin dalle prime ore del mattino, si è svolta 

Al direttore - La nuova Amministrazione comunale di Orvieto, insediatasi nel mese di giugno dello scorso anno, ha dedicato un ricco calendario di eventi  alla  Giornata della Memoria, dello scorso 27 gennaio,  in ricordo dei sei milioni di morti ebrei, la cui apertura, sin dalle prime ore del mattino, si è svolta  nella splendida cornice del Palazzo del Capitano del Popolo. Una platea di giovani studenti, appartenente ai Licei e agli Istituti di scuola superiore di Orvieto: Classico, Artistico, Professionale, Scientifico e Tecnico, ha potuto assistere alla testimonianza resa da Alberto Krachmalnicoff, la cui famiglia ebrea, proveniente da Odessa (suo padre, sua zia e i suoi nonni Abramo e Raja), fu sottratta a deportazione e morte certa nei campi di concentramento nazisti, con l’aiuto dei conti Aldo e Francesca Faina e della collettività tutta di San Venanzo, piccolo comune del comprensorio orvietano. Le immagini proiettate all’interno della sala dei Quattrocento, ricche di testimonianze, fornite dagli eredi di coloro che si adoperarono nel segreto e a rischio della loro stessa vita, e dei luoghi, delle case dove abitarono e dove furono nascosti e spostati in diverse occasioni i Krachmalnicoff, hanno da un lato commosso la platea attenta e dall’altro risvegliato quel senso di identità e di orgoglio.

 

Le riflessioni degli studenti, seguite al cortometraggio, sono state ancora più intense e sentite, lasciando alieni termini come bullismo, sexting, play station, cyber bullismo, ecc.. I conti Aldo e Francesca Faina furono dichiarati Giusti tra le nazioni nel 2009. I conti Aldo e Francesca Faina salvarono i loro amici ebrei dalla follia nazista e dalle leggi razziali italiane del 1938 che vestirono l’intero nostro popolo, i più inconsapevolmente, di antisemitismo; i loro nomi sono iscritti nel Giardino dei Giusti presso il museo Yad Vashem di Gerusalemme. Sono insieme agli altri 600 Italiani, non ebrei, che con il loro rifiuto e il loro coraggio si ribellarono a leggi ingiuste e xenofobe che sfregiarono la dignità di un intero popolo. Aldo e Francesca Faina sono insieme agli altri 25.000 Giusti tra le Nazioni di tutto il Mondo. Orvieto, dopo anni di fredde commemorazioni, ha voluto così, attraverso questa eccezionale testimonianza, stimolare e rinverdire la nostra Memoria gettando un seme, che sotto la coperta della nostra coscienza, potrà esser curato affinché cresca rigoglioso di tolleranza, di rispetto e di uguaglianza.

 

[**Video_box_2**]Abbiamo ereditato l’orrore dell’Olocausto; abbiamo l’obbligo di lasciarlo in eredità. In questo le istituzioni hanno, in sinergia tra loro, operato secondo mandato e il risultato è stato pienamente raggiunto: Amministrazione comunale e scuola educano, compito molto difficile che solo insieme può essere assolto. L’omaggio a una famiglia ebrea sepolta nel cimitero monumentale cittadino, ha concluso il programma mattutino lasciando spazio, nel pomeriggio, al messaggio profuso dal valore universale della musica. La 'sala dell’Unità d’Italia' all’interno della residenza comunale di Orvieto ha ospitato il 'Concerto Documento' eseguito da ArcAdia Klezmer Orchestra in collaborazione con la nostra Scuola Comunale di Musica. Il genere musicale klezmer nasce all'interno delle comunità ebraiche dell'Europa orientale ed è in grado di esprimere sia felicità sia gioia, sia sofferenza sia malinconia, tipiche della musica ebraica.

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