Nichi Vendola accarezza Pippo Civati (foto LaPresse)

Lunga vita al Patto anti Nazareno

Redazione

E’ l’occorrente per far rifulgere l’accordo riformista tra il Cav. e Renzi.

Lunga vita al Patto anti Nazareno, lunga vita all’arco super costituzionale che raccoglierebbe grillini, civatiani e vendoliani d’ogni ordine e grado; e perfino, nella destra delle iperboli, un po’ di fittiani per complemento e mancanza di prove contrarie. Insomma un ibrido di seconda grandezza e dalla sindacabile qualità politica, ma per lo meno un germoglio d’opposizione con una sua riconoscibilità, raggrumata intorno a un’idea contundente e a una prospettiva da minoranza di blocco – una visione comune sarebbe troppo – da offrire come la sola alternativa al Patto tra il Cav. e il Royal Baby.

 

Chiamare a raccolta, come fa Nichi Vendola nel suo appello agli anti nazareni, “un fronte anti Patto” per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, (“non solo la sinistra di alternativa, ma tutte le forze che amano la Costituzione”), di là dalla coloritura velleitaria, significa candidarsi a essere un fattore di stabilità politica, se non addirittura favorire il disvelarsi di un’inedita, per quanto provvisoria, prospettiva bipolare: da una parte il Patto dei riformisti Renzi-Berlusconi, dall’altra parte la carovana degli NN (“Non Nazareno”, come dice Pippo Civati), e cioè degli autoproclamati figli di nessuno affacciati dal balcone di “Human Factor”, la convention-reality vendoliana. I seguaci del dottor Gribbels mostrano una certa diffidenza, quasi avessero fiutato il pericolo di uscire dal loro sordo oltretomba, ma sarà difficile resistere all’ultimo capolavoro dei nazareni: la nascita degli anti nazareni organizzati. Ala dura.