Mario Draghi e Ignazio Visco

Ora Visco scende in campo per sostenere Draghi

Redazione

Il governatore della Banca d'Italia sprona l'Europa sul quantitative easing: "Riduce i rischi individuali attraverso l'abbassamento del rischio macroeconomico complessivo". Anche dalla Germania leggere aperture.

L'acquisto eventuale di titoli pubblici da parte della Bce consente di ridurre "i rischi individuali" di un singolo Paese "attraverso l'abbassamento del rischio macroeconomico complessivo" ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco rispondendo in audizione alla Camera a una domanda sui dubbi della Bundesbank per il quantitative easing espressi dal presidente della banca centrale tedesca Weidmann. Visco ha ravvisato nelle parole del banchiere tedesco un'apertura rispetto alle posizioni dell'istituto portate avanti sino a questo momento. Per la prima volta, ha fatto notare il governatore di Bankitalia, Weidmann "non ha detto che non si deve ricorrere all'acquisto di titoli pubblici, ma che solamente non gli pare opportuno. C'è stato un cambiamento, dice che non è necessario, mentre fino all'altro ieri che era vietato".

 

Secondo Visco pur essendoci "dei rischi per il bilancio della banca centrale" con l'acquisto di titoli pubblici "di un paese che potrebbe saltare", il ricorso al quantitative easing ridurrebbe però il rischio complessivo e quindi si "andrebbe a controbilanciare quello individuale del singolo emittente. Quel rischio quindi si riduce anche per la Bundesbank e quindi bisogna convincere Weidmann di questo".

 

Il governatore della Banca d'Italia ha anche parlato del piano Juncker per gli investimenti nell'Ue: ha "un capitale ridotto e un leverage molto alto", ha sottolineato Visco, quindi "ci sono delle questioni da approfondire". All'Unione bancaria, osserva, "dovrà seguire la creazione di un vero bilancio pubblico comune. Nel breve termine, urge un'azione condivisa per sostenere gli investimenti pubblici, diminuiti nell'area di quasi un quarto in quattro anni". E per rafforzare gli investimenti vanno attivate "tutte le fonti di finanziamento: banche, bilancio comune, Bei, piano Juncker, bilanci pubblici, investitori privati".