La sede della Commissione europea a Bruxelles (foto LaPresse)

Legge di stabilità, Italia "rimandata" a marzo

Redazione

La Commissione Ue: "Bene gli sforzi ma occorre fare di più".

La Commissione europea valuterà all'inizio di marzo la situazione dei conti pubblici e dell'andamento del processo di riforma strutturale dell'economia di Italia, Francia e Belgio. Lo ha deciso l'esecutivo che ha deciso di non chiedere interventi immediati sui conti pubblici dando tempo ai governi di completare le misure annunciate. La verifica di marzo sarà fatta "in seguito all'approvazione delle leggi di bilancio e delle previste specifiche dei programmi di riforme strutturali annunciati dalle autorità nazionali nelle loro lettere del 21 novembre". Bruxelles sottolinea che i tre stati "si sono impegnati ai più alti livelli di governo ad adottare e attuare entro i primi mesi del 2015 riforme strutturali favorevoli alla crescita che dovrebbero avere un impatto sulla sostenibilità delle finanze pubbliche nel medio termini".

 

"In questa fase non possiamo considerare la bozza di bilancio italiana come pienamente conforme alle indicazioni del Patto. Riteniamo che all'Italia possa e debba essere chiesto un piccolo sforzo in più". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, presentando le opinioni della Commissione Ue sulle bozze di bilancio dei Paesi dell'area euro.

 

"Negli anni scorsi - ha commentato il vicepresidente Valdis Dombrovskis - sono stati compiuti progressi significativi per ripristinare la stabilità finanziaria e la sostenibilità delle finanze pubbliche. E' giunto il momento di andare oltre, attuando ambiziose riforme strutturali per garantire la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. Per farlo sono necessari leadership e impegno sia a livello dell'Ue che degli Stati".

 

La Commissione ritiene che l'Italia abbia "compiuto alcuni progressi sulla parte strutturale della raccomandazione sul bilancio del Consiglio nel contesto del semestre europeo 2014, ma invita le autorità a compiere ulteriori progressi". E' questa la richiesta all'Italia la situazione della quale sarà verificata all'inizio di marzo sulla base dell'attuazione degli impegni assunti dal governo in una lettera scritta a Bruxelles.

Di più su questi argomenti: