Il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco (foto LaPresse)

Bankitalia: "Bene governo su taglio Irap, ma attenzione a Tfr in busta paga"

Redazione

Il vice direttore dell'istituto in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato avvisa: "Impatto finanziaria dipenderà dalle modalità con cui verranno effettuati i risparmi di spesa".

"La manovra si caratterizza per una significativa riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. Ciò rappresenta un passo importante poiché riduce i maggiori oneri che si riscontrano rispetto agli altri paesi dell'area dell'euro". Il vice direttore della Banca d'Italia Luigi Signorini, in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, ha evidenziato come gli sgravi fiscali alle aziende presenti nella legge di stabilità sia un positivo taglio con il passato, sottolineando comunque come essi non siano sufficienti a permettere, da soli, la ripresa.
 

 

L'impatto del ddl Stabilità dipenderà infatti anche "dalle modalità con cui verranno effettuati i risparmi di spesa". Nello specifico degli enti locali, Signorini ha poi osservato che "la spesa per gli investimenti delle Amministrazioni locali si è ridotta di un quarto nel periodo 2010-13 e un'ulteriore contrazione è prevedibile per l'anno in corso; occorre evitare che questa tendenza prosegua". Per evitare dunque l'applicazione delle clausole di salvaguardia, che porterebbero le aliquote "su livelli molto elevati" è "opportuno definire quanto prima provvedimenti riguardanti la razionalizzazione della spesa e dei regimi agevolativi".

 

[**Video_box_2**]Da Bankitalia arriva però anche un monito a proposito della decisione del governo di dare la possibilità di scegliere ai dipendenti a proposito dell'anticipazione del trattamento di fine rapporto in busta paga: "Lo smobilizzo del tfr maturando inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare (o del tfr se percepito alla fine della carriera) di integrare il sistema pensionistico pubblico, che in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani, mediamente più soggetti a vincoli di liquidità".

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