Il logo dell'Organizzazione mondiale della Sanità (foto AP)

I puritani bio pensano a una megatassa sul vizio in nome della salute pubblica

Redazione

L'Organizzazione mondiale della Sanità mette ai voti una misura per aumentare del 70 per cento l'imposta sui pacchetti di sigarette. E si premura che nessuno lo venga a sapere.

L'Organizzazione mondiale per la Salute (Who) è riunita in questi giorni a Mosca per discutere delle azioni comuni da intraprendere nella limitazione all'uso del tabacco. Un'iniziativa avviata nell'ambito di un trattato internazionale cui aderiscono quasi tutti i paesi del mondo, a eccezione di Stati Uniti (che comunque inviano per consuetudine una delegazione per seguire i lavori), Canada e Indonesia.

 

Lunedì scorso però, le porte della riunione tenuta dai 175 delegati sono state sbarrate ai cronisti e al pubblico, solitamente liberi di assistere ai lavori. "Qui non servite", hanno detto agli osservatori mentre li facevano uscire dalla sala dove si teneva la riunione.  "Non sappiamo chi siano queste persone", ha spiegato il delegato libico Mohamed Ibrahim Saleh Daganee, lui sì noto, ex membro del gabinetto di Muammar Gheddafi nel settore della sanità. Quindi tutti fuori, proprio quando si doveva procedere a una votazione che, secondo il Washington Times, riguardava un aumento della tassazione sul tabacco. Per nulla bassa, tra l'altro. Si parla di un'imposta pari al 70 per cento del prezzo al dettaglio: se un pacchetto di sigarette costa 5 euro, per esempio, il prezzo sale a 8,5. In linea con una misura analoga proposta dal governo della Corea del Sud, dove le sigarette potrebbero arrivare a costare anche il doppio, passando da 2500 (1,85 euro) a 4500 won (3,3 euro) entro l'anno.

 

[**Video_box_2**]L'iniziativa del Who, secondo il quotidiano americano, sarebbe lineare e applicabile in ogni paese firmatario del trattato, a prescindere dalle rispettive necessità economiche. Un'iniziativa monstre su cui i delegati dovevano mantenere il massimo riserbo, assicurandosi che tra il pubblico che assisteva alla discussione in sala non fossero presenti rappresentanti delle grandi multinazionali del tabacco.

 

Altro che ebola, ha chiarito sin dall'inizio il Direttore generale dell'Organizzazione, Margaret Chan, nel discorso di apertura dei lavori: "Non voglio che i contribuenti pensino che spenda tutto il tempo a mia disposizione sul virus". E allora il Who dichiara guerra alle sigarette creando un precedente che potrebbe essere applicato anche a quelle elettroniche, il cui mercato è in continua crescita e che entro il 2017 toccherà i 10 miliardi di dollari. Una miniera d'oro su cui mettere le mani.