Vladimir Putin e Herman Van Rompuy (foto Ap)

Approvate le sanzioni contro la Russia, ma Van Rompuy prende tempo

Redazione

Se la situazione in Ucraina si stabilizzerà potrebbero essere sospese. Obama: "Ci uniamo all'Europa". Mosca ha pronto un nuovo embargo.

Le nuove sanzioni contro la Russia sono state approvate dall'Unione europea ed entreranno in vigore domani, ma, come sottolineato dal presidente del Consiglio europee, Herman Van Rompuy, gli ambasciatori dei 28 paesi dell'Ue entro la fine del mese valuteranno la messa in atto del piano di pace e l’eventualità della revoca se saranno rispettati i patti,  "allo scopo di stabilire se modificarle, sospenderle o abrogarle". Van Rompuy ha precisato che "saranno la Commissione Ue e il Servizio europeo per l'azione esterna a compiere la valutazione e ad avere la facoltà di suggerire eventuali modifiche al pacchetto di sanzioni".

 

Il nuovo pacchetto di misure vieta il finanziamento dei debiti delle tre principali società russe della difesa e dei tre principali gruppi dell'energia oltre all'acquisto di azioni e di prestiti obbligazionari con scadenza superiore ai 30 giorni. Inoltre sono state rafforzate le restrizioni nei confronti delle cinque banche pubbliche del Paese: Sberbank, Vtb Bank, Gazprombank, Vnesheconombank e Rosselhozbank). 

 

L'Unione ha inoltre compilato una lista di nuove società miste del settore difesa da aggiungere ad aziende già raggiunte da provvedimenti di sospensione dell'export di beni a uso civile e militare. Altri 24 soggetti sono stati aggiunti all'elenco delle persone già colpite da provvedimenti mirati di congelamento dei beni e di divieto di ingresso nell'Ue: la lista completa comprende quindi 119 persone.

 

Barack Obama si dice favorevole alle nuove sanzioni europee: "Ci uniamo alla Ue nell'annunciare che intensificheremo le sanzioni coordinate imposte alla Russia in risposta alle azioni illegali in Ucraina", si legge in una nota del presidente americano diffusa dalla Casa Bianca. "Ho detto fin dall'inizio della crisi che vogliamo vedere una soluzione politica negoziata che rispetti l'integrita' territoriale e la sovranità dell'Ucraina", spiega Obama. Per questo gli Stati Uniti insieme agli alleati del G7 e ai partner europei, "hanno chiarito di essere pronti a fare salire il conto pagato dalla Russia". L'America quindi applica le nuove misure "alla luce delle azioni per destabilizzare ulteriormente l'Ucraina compiute il mese scorso".

 

[**Video_box_2**]Il presidente della Duma, Serghiei Narishkin, citato da Itar-Tass, ha subito assicurato che Mosca non starà a guardare e che è pronto un piano di contrasto a quella che ha chiamato "un'ingerenza europea": "Nelle condizioni della fragile tregua in Ucraina, Bruxelles non ha inventato niente di meglio che dichiarare altre sanzioni anti russe", che ha poi sottolineato che una "risposta seguirà senz’altro. Noi vogliamo avvisare in anticipo i nostri partner". 

 

Il consigliere del Cremlino, Andrei Belousov ha sottolineato come le possibili ritorsioni da parte di Mosca potrebbero concentrarsi verso l’importazione di automobili o prodotti industriali leggeri: “Il Ministero dell’Economia ha preparato, per quanto ne so, un nuovo elenco dei prodotti” in aggiunta a quelli già sotto embargo. “Spero però che il buon senso prevalga e che non saremo costretti ad adottare queste misure”.

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