In Calabria sgominate due pericolose 'ndrine

Redazione

Gestivano appalti e estorsioni e avevano affari anche in Canada. Il blitz all'alba.

Gli uomini dello Servizio centrale operativo (Sco) e della squadra mobile di Reggio Calabria, guidati da Andrea Grassi e Gennaro Semeraro, hanno portato a termine un'importante operazione transnazionale che ha portato all'arresto di 29 importanti esponenti di due delle 'ndrine calabresi più pericolose, quelle dei Commisso di Siderno e degli Aquino di Marina di Gioiosa Ionica. Le indagini della Direzione distrettuale antimafia avevano portato alla luce un esteso giro di estorsioni e ha confermato la leadership di una delle più importanti organizzazioni del versante ionico-reggino, la cosca Commisso, capace di proiettare le sue attività criminali anche in ambito transnazionale, specie in Canada. La 'ndrina è ritenuta dagli inquirenti dedita al condizionamento degli appalti pubblici, con particolare riferimento al settore delle infrastrutture per i lavori di ammodernamento di arterie stradali, acquedotti, edifici scolastici dell'area, nonché alla gestione dei rifiuti solidi urbani e di natura pericolosa nel comprensorio di Siderno e della ionica.

 

Le ditte che si aggiudicavano appalti nella fascia ionica reggina tra Siderno e Marina di Gioiosa Ionica erano costrette a pagare una tangente del 3% sul valore dei lavori alla ‘ndrangheta. L’operazione ha colpito anche alcune cosche minori collegate alle due principali e operanti ad Antonimina e Natile di Careri.

 

[**Video_box_2**]Tra gli arrestati c'è anche un politico. Si tratta dell'ex presidente del Consiglio comunale di Siderno Antonio Macrì, del Pdl. E' accusato di associazione mafiosa. Secondo gli investigatori avrebbe chiesto sostegno elettorale alla cosca Commisso sia per l'elezione al Comune sia per le regionali del 2010 alle quali però, poi non si presentò. Il comune di Siderno è stato sciolto per infiltrazioni mafiose nel marzo 2013.

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