Un blindato dei filorussi nei pressi della cittadina di Makeyevka, nell'Ucraina dell'est (Foto Ap)

Kiev dice che i blindati russi hanno sconfinato. Pronto un nuovo convoglio umanitario

Redazione

Scontri con l'esercito ucraino nei pressi del mar d'Azov, a Mariupol. Lavrov non esclude incontro tra putin e Poroshenko domani a Minsk.

La Russia invierà un secondo convoglio di aiuti umanitari destinati alle popolazioni dell'est dell'Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, due giorni dopo il rientro in territorio del convoglio russo entrato in Ucraina venerdì, dopo essere rimasto bloccato per giorni alla frontiera. "Abbiamo inviato ieri una nota ufficiale al ministero degli Esteri ucraino - ha detto Lavrov in una conferenza stampa - indicando la nostra intenzione di mandare un secondo convoglio umanitario". "La situazione umanitaria non sta migliorando, ma anzi sta peggiorando. Vogliamo raggiungere un accordo su tutte le condizioni per inviare un secondo convoglio nei prossimi giorni", ha denunciato Lavrov nel corso della conferenza stampa.

 

Le Autorità ucraine intanto, hanno denunciato che "alcune decine di carri armati e veicoli blindati" russi hanno attraversato la frontiera nei pressi del mar d'Azov e hanno ingaggiato una battaglia con le forze ucraine schierate a sorveglianza del confine. "La colonna è stata bloccata dalle guardie di frontiera", ha dichiarato il portavoce militare ucraino Leonid Matioukhin, secondo il quale "la battaglia è ora in corso". Già in mattinata le forze armate ucraine avevano ingaggiato combattimenti con un convoglio di blindati che aveva attraversato il confine dalla Russia. Il convoglio di "decine" di blindati, ha affermato il portavoce della sicurezza Matyukhin, "è stato fermato dalle guardie di frontiera, la battaglia è in corso" nell'area di Mariupol, una città costiera di 500 mila abitanti sul mare di Azov, nella regione di Donetsk, a circa 50 chilometri dal confine con la Russia. Mariupol è il cuore della siderurgia ucraina, che qui trova le più importanti fabbriche. La città è controllata dal governo di Kiev.

 

 

La notizia dello sconfinamento arriva poco dopo che il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, non aveva escluso un incontro per domani a Minsk tra Vladimir Putin e il presidente ucraino Petro Poroshenko. Il leader del Cremlino parteciperà al vertice dell'Unione doganale (Russia-Bielorussia-Kazakhstan) a Minsk con l'Ucraina e l'Unione europea, a cui è prevista la partecipazione dell'omologo di Kiev, dell'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Catherine Ashton, e dei commissari all'Energia e al Commercio, Guenther Oettinger e Karel De Gucht.

 

Intanto, dopo l'acuirsi della tensione per la vicenda del convoglio umanitario organizzato dalla Russia e diretto in Ucraina, i rappresentanti della Federazione non sono stati invitati a partecipare al vertice Nato che si terrà in Galles il 4-5 settembre. Secondo fonti "presso la sede dell'Alleanza", la presenza della delegazione russa al summit è stata ritenuta "inopportuna", ma altre fonti russe hanno dichiarato che "a Mosca, nelle attuali condizioni, nessuno contava" su un
invito.