Un gruppo di yazidi in un campo profughi (Foto Ap)

Per i cristiani, gli ebrei, gli yazidi. All'ombra del Duomo

Redazione

Il 14 agosto a Milano l'ncontro voluto da diocesi e comunità ebraica. Dopo la veglia del Foglio.

Roma. “La sopravvivenza delle minoranze religiose è una delle chiavi di volta per il futuro del medioriente. Ed è anche una garanzia per gli stessi popoli musulmani”, dice al Foglio il professor David Meghnagi, spiegando perché questa sera parteciperà a Milano all’incontro promosso dalla diocesi e dalla comunità ebraica in difesa di tutte le comunità religiose perseguitate in quelle terre – sono stati invitati e saranno presenti rappresentanti delle varie chiese cristiane; la comunità islamica, pure invitata, non ha per il momento aderito. Dopo la veglia per Israele e per i cristiani perseguitati organizzata dal Foglio il  30 luglio scorso e che è servita a rompere il silenzio di un’informazione violentemente sbilanciata sull’umanitarismo pro palestinese (“serve una mobilitazione morale e culturale, invece in Italia e in Europa manca consapevolezza sull’importanza di quanto sta avvenendo”, sottolinea Meghnagi) mentre già si compiva il destino tragico dei cristiani iracheni e delle popolazioni di fede zoroastriana uccisi e cacciati dal Califfato, qualcosa si muove. E si muove nel cuore della chiesa ambrosiana. L’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, è stato del resto tra i primi a intervenire a favore dei cristiani perseguitati: “In troppi paesi del mondo professare la fede in Gesù Cristo significa morire o mettere a repentaglio la vita, quella della propria famiglia e condannarsi a essere considerati cittadini di rango inferiore. Questa persecuzione, più feroce di quella subìta dai cristiani nell’epoca apostolica, deve provocare e scuotere tutti noi”, ha detto tra l’altro.

 

L’appuntamento è per questa sera dalle 19 alle 20,30 presso la Sala delle Colonne del Nuovo Grande Museo del Duomo di Milano. A promuovere l’incontro è la Scuola della Cattedrale, con il supporto della Veneranda Fabbrica del Duomo e del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia. A rappresentare la comunità ebraica ci saranno rav. Giuseppe Laras, già rabbino capo della comunità di Milano, oltre a David Meghnagi, docente di Psicologia clinica a Roma Tre. Per la diocesi ci saranno mons. Mario Delpini, vicario generale, e mons. Luca Bressan, vicario episcopale per la cultura, la carità e la missione. A fare gli onori di casa e moderare l’incontro ci sarà mons. Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo che con Laras è da lungo tempo tessitore di un eccellente rapporto tra chiesa milanese e comunità ebraica. Saranno cantati salmi con melodie sinagogali, altri saranno recitati nelle diverse lingue delle comunità presenti. Si ascolterà la testimonianza di don Georges Jahola, sacerdote della diocesi di Mosul.

 

La giornata di preghiera della Cei

 

L’incontro nasce sotto la spinta di un’urgenza tragica in medioriente, e si inquadra in una rinnovata attenzione da parte di tutta la Conferenza episcopale italiana. Per venerdì, festa dell’Assunzione, è stata indetta a livello nazionale una Giornata di preghiera dal titolo esplicito: “Noi non possiamo tacere”. I vescovi italiani in una loro nota, particolarmente esplicita, hanno denunciato un “autentico Calvario” che “accomuna i battezzati in paesi come Iraq e Nigeria, dove sono marchiati per la loro fede e fatti oggetto di attacchi continui da parte di gruppi terroristici; scacciati dalle loro case ed esposti a minacce, vessazioni e violenze, conoscono l’umiliazione gratuita dell’emarginazione e dell’esilio fino all’uccisione”. Nei giorni scorsi, rav. Laras, che è presidente del Tribunale Rabbinico del Centro Nord Italia aveva avuto parole altrettanto drammatiche per la situazione dei cristiani in Iraq: “In queste ore drammatiche di sofferenza e persecuzione desidero esprimere sentimenti profondi di vicinanza e solidarietà alle chiese cristiane e, in particolare, ai patriarcati orientali, assicurando loro preghiere”.

 

L’importanza del gesto di Milano non sfugge a Meghnagi: “Se curiamo il passato, cambia il futuro”, dice. Che, sotto la pressione degli eventi, passi si stiano facendo è assicurato dalla conferma che in autunno, a Sorrento, sarà la Conferenza dei vescovi italiani a promuovere un importante incontro internazionale (tre giorni)  sul dialogo ebraico cristiano.

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