Ashraf Ghani sarà il nuovo presidente dell'Afghanistan (Foto Ap)

In Afghanistan vince Ashraf Ghani ma il voto è contestato

Redazione

Secondo i risultati preliminari, l'ex funzionario della Banca mondiale ha battuto al ballottaggio il rivale Abdullah che però denuncia brogli e chiede il riconteggio delle schede.

L'ex ministro delle Finanze e già funzionario della Banca mondiale, Ashraf Ghani, è il nuovo presidente dell'Afghanistan. E' questo l'esito del ballottaggio dello scorso 14 giugno alle elezioni presidenziali. Ghani, secondo i risultati preliminari diffusi dalla 'Commissione elettorale indipendente' (Iec), ha conquistato il 56,44 per cento dei voti. L'annuncio, come riferisce l'agenzia di stampa afghana Pajhwok, è arrivato dal capo dell'Iec, Ahmad Yusaf Nuristani.

 

Al voto del 14 giugno, secondo i risultati preliminari, l'ex ministro degli Esteri Abdullah Abdullah, ex combattente dell'opposizione ai talebani che ha lamentato diffusi casi di frodi alle elezioni, ha invece ottenuto solo il 43,56 per cento dei voti. Ghani, stando all'Iec, ha conquistato oltre 4,48 milioni di preferenze contro i 3,46 milioni di consensi andati ad Abdullah. In occasione del ballottaggio, ha chiarito Nuristani durante una conferenza stampa, hanno votato più di 8,1 milioni di afghani.

 

Abdullah, che nel 2009 aveva sfidato il presidente uscente Hamid Karzai, al primo turno delle presidenziali in aprile aveva conquistato il 45 per cento dei voti. Ghani era arrivato secondo con il 31 per cento delle preferenze.

 

"La Commissione elettorale indipendente ammette che, nonostante gli sforzi affinché le elezioni fossero perfette, ci sono stati alcuni errori tecnici nel processo", ha detto Nuristani, "non possiamo negare che ci siano stati brogli e irregolarità, in alcuni casi sono coinvolte le forze di sicurezza, in altri funzionari del governo, anche governatori". Abdullah ha però richiesto il riconteggio di oltre 7 mila voti, un numero che potrebbe mutare il risultato finale.

 

I risultati definitivi del voto sono attesi per il 24 luglio, dopo nuove verifiche sulle denunce di brogli e irregolarità. Abdullah nei giorni scorsi ha accusato la Commissione elettorale di complicità nelle irregolarità commesse durante il voto oltre che lo stesso Amid Karzai. L'ex presidente, di etnia pashtu così come Ghani, avrebbe infatti appoggiato la candidatura di Ghani alterando l'esito delle elezioni. La notte scorsa l'ex ministro degli Esteri ha ribadito che "non" accetterà i risultati delle elezioni "fin quando i voti regolari non verranno distinti da quelli irregolari".

 

Abdullah è di etnia mista (padre pashtu e madre tagica) e può contare sull'appoggio della minoranza tagica concentrata nel nord del paese. D'altra parte Ghani ha il sostegno delle tribù pashtu a sud e a est. Il rischio è quindi che la vittoria dell'uno o dell'altro senza una cospicua legittimazione popolare possa condurre il paese verso una profonda spaccatura del paese.

 

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