Grillo smentisce Di Maio: "Dialogo? Renzi uccide la democrazia"
Il leader del M5s chiude a ogni ipotesi di apertura (che aveva ribadito il vicepresidente della Camera poche ore prima). "Scivoliamo verso la dittatura dell'ebetino", scrive.
Beppe Grillo rompe con il Partito democratico. Dopo l'annullamento dell'incontro tra il Movimento 5 stelle e il partito di Matteo Renzi sull'ipotesi di riforma della legge elettorale avanzata dai grillini, il leader dei pentastellati sancisce, con un post pubblicato sul blog, la fine del dialogo con il governo.
Se il dialogo è fallito non è per colpa del Movimento, afferma Grillo ma per "il tramonto della democrazia" imposto da Renzi, ha scritto: "Si prende atto che un confronto democratico e trasparente in Italia è oggi impossibile. Si prende atto che il Pd preferisce gli incontri al chiuso di cui nessun cittadino sa nulla con un pregiudicato con il quale si appresta a fare la "riforma" della Giustizia. Si prende atto che Renzi, le cui palle sono sul tavolo di Verdini e Berlusconi, rifiuta con il M5s ogni confronto democratico e che l'Italia dovrà pagarne tutte le conseguenze".
Affermazioni che smentiscono quanto dichiarato da Luigi Di Maio in conferenza stampa solo poche ore prima. Dialoghiamo con Renzi", aveva ribadito il vicepresidente della Camera. Niente dafare, Grillo ferma ogni ulteriore ipotesi di distensione del Movimento verso il governo. "Il M5s rappresenta milioni di italiani che non possono essere trattati come dei paria, come dei cani in chiesa da personaggi mai eletti in libere elezioni, da sbruffoni della democrazia", ha continuato Grillo nel suo post. "Nessuno potrà più imputarci di non aver cercato il dialogo. Stiamo scivolando lentamente verso una dittatura a norma di legge, il M5s non resterà a guardare e spera che i sinceri democratici che esistono negli altri partiti facciano altrettanto".
Intervenuto in diretta anche su "La Cosa", Grillo rincara la dose e alza i toni. "Qui andiamo verso una dittatura di stampo legale che la maggiore parte di persone magari non avverte", ha detto il comico. La visione globale, per il leader M5S, "è una dittatura fatta da questo ebetino, che è un ebetone pericolosissimo, quindi molto sottovalutato anche da me, e questo mi dispiace, ma andiamo verso veramente una grande criminalità organizzata di stampo democratico. Quindi io esorto veramente le persone, i cittadini, anche i componenti di altri partiti, se hanno ancora un po' di barlume di democrazia dentro: non si può fare fuori l'opposizione così, fare finta, questa è gente falsa, ipocrita", ha continuato Grillo.
Il leader dei pentastellati ha poi lanciato un messaggio anche a quella frangia del movimento che ha invece cercato il dialogo con Renzi. "Io abbraccio anche i ragazzi che si sono fatti prendere in giro da questi falsi e ipocriti che vanno 10 punti, parlano del documento che dovrebbe essere consegnato a chi? A casa di chi? A casa della casa della casa di chi?! Abbiamo pubblicato sul Corriere, sul blog, che otto punti siamo disposti a concedere e a fare, dopodiché noi non concediamo più un millimetro, quindi avranno a che fare, adesso, con delle persone adulte, non più dei bambini, non faremo più cose da...".
Pronta la risposta del premier Renzi che su Twitter ha replicato: "Io sono un ebetino dice Beppe ma almeno voi avete capito quali sono gli otto punti su cui il M5s è pronto a votare con noi?". Messaggio corredato dal relativo hashtag "#pochechiacchiere".
Il Foglio sportivo - in corpore sano