Il morso è femmina

Lanfranco Pace

Quando il grande imperatore morì sul campo di battaglia con il volto sfigurato, fu chiamata l’amante che lo riconobbe dal morso d’amore della notte precedente. Il morso è eminentemente femminile. Morde la donna che ama.

Quando il grande imperatore morì sul campo di battaglia con il volto sfigurato, fu chiamata l’amante che  lo riconobbe dal morso d’amore della notte precedente. Il morso è eminentemente femminile. Morde la donna che ama. Morde la donna che è aggredita dall’uomo che, dice Pretty Woman, sembra che abbia seguito corsi speciali per sapere come allargare la mano e colpire appieno la guancia. 

 

Nell’elenco della Fifa delle aggressioni violente sanzionabili con almeno due giornate di squalifica, ci sono le gomitate, ci sono i calci, ci sono i pugni: ci sono insomma cose da  maschi. Non c’è il morso, che è appunto cosa da femmina. La verità dunque è che Luis Suárez è giocatore  femmina. Non ha né la statura né i muscoli per opporsi a difensori che lo sovrastano nettamente sul piano della forza fisica. Ha sviluppato altre armi, assolute, letali. La velocità,  il guizzo imprevedibile, che lo portano a zigzagare  in mezzo al campo come nessuno al mondo  e a fare cose impossibili  per chiunque. Solo che quando è al contrasto, al corpo a corpo  ed è in difficoltà,  può anche mordere. E lo fa con calcolata destrezza, con innegabile savoir-faire, come una donna aggredita. Lo abbiamo visto in diretta:  sta in area di rigore qualche metro dietro Chiellini, si avvicina con fare indifferente,  lo attacca di fianco, prova a vincere il contrasto, non ci riesce, riprova, vede che il difensore italiano più prestante riesce a tenerlo lontano con un solo braccio, allora si rimette di fianco, si alza sulla punta dei piedi abbassando la testa,  arriva all’incavo tra collo e spalla e zac:  subdolo,  sgusciante, rapido come un mamba nero.  E siccome è anche un marpione e un po’ carogna si è lasciato cadere a terra a reggersi la bocca manco gli avessero fatto saltare la dentiera.

 

Nella baracca dove è nato,  i tre fratelli  più grandi  lo avranno suonato come un tamburo giusto  per passatempo: avrà capito subito che per sopravvivere sarebbe dovuto passare tra le gocce, farsi invisibile, attaccare di sorpresa e con il poco a disposizione. Lui dice che è un comportamento normale, che in area di rigore succede di tutto. A dire il vero è successo solo a lui di mordere,  tre volte. I danni fisici inferti agli avversari sono però risibili, inesistenti e non risulta che ne abbia causati di gravi  in altro modo. Invece  i giocatori maschi spezzano gambe e quando saltano a colpire di testa vanno di gomito sul naso.
Il morso fa scandalo perché fa senso,  bastava vedere l’espressione schifata  di  Chiellini  mentre mostra al mondo  le tracce del misfatto.

 

Il morso fa scandalo perché evoca il tabù del cannibalismo, viola l’interdetto del mangiare carne umana. Suvvia, Luis Suárez mozzica sì. Ma non mastica.

  • Lanfranco Pace
  • Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.